Oltre al Divino Amore anche l’area di Mugilla rientra nell’accordo per l’allargamento del Parco dell’Appia Antica

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Si è tenuta giovedì 6 settembre scorso  la Conferenza regionale prevista dalla Legge sui Parchi e dedicata alla redazione di un documento di indirizzo per l’estensione del Parco Appia Antica. Tale documento è richiesto per armonizzare i due emendamenti, uno a firma Marco Cacciatore (M5S) e l’altro di Marta Bonafoni (Lista Zingaretti). Gli emendamenti mirano a modificare la perimetrazione indicata nel Piano d’assetto del Parco dell’Appia Antica, approvato lo scorso luglio, andando ad includere altri 1000 ettari, che riportano i confini del Parco a quelli all’incirca individuati con la perimetrazione del 2003. Tra di essi figura l’area dell’ormai noto Divino Amore di Marino e ora, grazie alla proposta di Cacciatore condivisa dalla Bonafoni ieri, anche l’area di Mugilla a Santa Maria delle Mole.
I due emendamenti, avranno bisogno di un coordinamento così da risultare analoghi” ha dichiarato oggi soddisfatto Marco Cacciatoreil mio dovrà adeguarsi relativamente a questioni tecniche di classificazione del vincolo, mentre per quello Bonafoni si è raggiunto l’accordo che si adeguerà alla perimetrazione presente nel mio poiché nella sua versione originaria non annoverava terreni limitrofi (ndr, Cacciatore si riferisce ai terreni di Mugilla) a quelli del “Divino Amore”, comunque oggetto di massive pianificazioni di insediamento edilizio.”
La Conferenza ha visto l’accordo dei presenti sulle proposte contenute negli emendamenti e questo è il miglior passo di preparazione per il prossimo Consiglio regionale.
La seduta di Consiglio che voterà queste proposte si aprirà il 10 settembre” continua Cacciatore del M5S Lazioe si concluderà alla fine della discussione su tutti gli emendamenti. Non è possibile ad oggi stabilire quando sarà di preciso la data della votazione su questo punto, posto che il Consiglio potrebbe durare anche oltre 3 giorni.”
I Comitati ambientalisti di Marino si compiacciono di queste scelte politiche, finalmente condivise in Regione Lazio per salvaguardare l’area della speculazione voluta dal centrodestra nel 2011, e si preparano a festeggiare l’allargamento del Parco.

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