L’Ass. Trinca commenta le ricadute delle sentenze del TAR sul cemento a Mugilla e al Divino Amore: “una vittoria di Pirro …”

Marco

5 anni fa

Il TAR Lazio il 19 novembre scorso si è pronunciato sul ricorso dei Costruttori su Mugilla e sul Divino Amore. Sui Social i Costruttori, almeno alcuni, esultano cantando vittoria, e i cittadini che hanno sostenuto le battaglie da circa un decennio su questa preziosa parte del territorio restano invece attoniti e perplessi: infatti, il puntuale TAR (solo per i costruttori e per le lobby, verrebbe da pensare … vedendo le sentenze sul cemento e sui voli degli aerei …) si può permettere di non discutere i ricorsi, molteplici e riproposti dal 2011 nel tempo con continuità e con atti di prelievo fino a qualche mese fa, dei cittadini di ADA (Argine via Divino Amore) assieme Legambiente Appia Sud il Riccio, Italia Nostra Castelli Romani e Nazionale, Associazione “per il Cambiamento”, vari Comitati di quartiere e altre Associazioni della pianura di Marino, e anche autonomamente dall’Assemblea Stop Cemento.

Al TAR Lazio, a quanto appare, i cittadini non contano … una vera singolarità della giustizia amministrativa da portare a conoscenza di tutti.

Detto questo, per capire meglio la reale portata delle sentenze emesse il 19 novembre scorso abbiamo chiesto spiegazioni alla persona oggi più addentro della questione tecnico-urbanistica, l’assessore Andrea Trinca. Ecco cosa ci ha dichiarato, con grande sollievo per i cittadini che da anni combattono contro gli speculatori del cemento, appoggiati dai partiti della vecchia politica.

“La sentenza e le ordinanze emanate dal TAR lo scorso 19 novembre non si discostano di molto da quanto ci attendevamo” ha dichiarato con molta pacatezza ma anche fermezza l’ass. Andrea Trinca. “Gli atti amministrativi finora approvati in consiglio comunale rappresentano solo uno dei tasselli dell’azione che con responsabilità abbiamo intrapreso per evitare lo scempio immotivato di un territorio già molto sofferente.

Facciamo chiarezza. Il TAR si è espresso sui tre PRINT sospesi con due ordinanze più una sentenza, nelle due ordinanze il TAR sospende il giudizio sull’allargamento del Parco Appia Antica rinviando tutto alla Corte Costituzionale, nella sentenza invece, che riguarda solo il PRINT Mugilla, sono esclusi i risarcimenti ai costruttori e si annulla la sospensiva attuata dalla nostra amministrazione, annullamento che comunque non sposta di una virgola lo stop imposto all’urbanizzazione.

Come infatti noto dopo la sospensiva sono intervenuti dapprima il vincolo dell’ampliamento del Parco dell’Appia Antica e poi il vincolo ministeriale del MIBACT, massimo grado di vincolo, che a differenza del vincolo del Parco include anche l’area di Mugilla.

In definitiva il PRINT Mugilla può vantare tuttalpiù una vittoria di Pirro, che comunque non consente l’edificazione.

Come ho sempre sostenuto quella del Divino Amore è una battaglia lunga e complessa perché vasti sono gli interessi in gioco, un miliardo di euro di valore complessivo è una cifra capace di spaventare e mettere in difficoltà una nazione figuriamoci un piccolo comune come il nostro, considerando poi l’opaco contesto in cui sono nate queste iniziative urbanistiche legate direttamente a soggetti coinvolti in inchieste giudiziarie è chiaro come tutto ciò getti ombre ancor più inquietanti sull’intera vicenda. “

“Sono comunque sicuro” conclude l’ass. Trinca ” che i cittadini di Marino comprendano benissimo ed apprezzino l’enorme sforzo di questa amministrazione e l’impegno stoico dei consiglieri del M5S di Marino, della Giunta e del Sindaco su questo fronte. Ora che con le dichiarazione di vincolo i costruttori hanno capito che non possono muovere un mattone punteranno tutto sui risarcimenti e la nostra battaglia a difesa di questo prezioso territorio non finisce certo qui, almeno fino a quando saremo noi ad amministrare la città.”

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