In questa epoca inquietante vi è ancora lo spazio per un’azione politica coerente e positiva.
Non amiamo ritrovarci nell’antico e spesso patetico ruolo di colui che rimpiange “i bei tempi andati”. Però se si guarda innanzi, tenendo gli occhi bene spalancati sulla realtà, vediamo una massa di problemi all’orizzonte di ben ardua soluzione. Una serie di bombe ad orologeria innescate da tempo ma destinate prima poi a svelare e produrre tutti i propri effetti micidiali : la bomba demografica, la bomba energetica, la bomba dell’acqua, la bomba dei rifiuti ecc. Ultima in ordine di apparizione la pandemia proveniente dalla Cina.
Di sicuro vi è che il mondo diventa sempre più affollato e competitivo e una buona parte di quelle che i paesi “fortunati” consideravano conquiste ormai consolidate sono destinate sempre più a essere messe pesantemente in discussione. In questo “caos globale” è corretto vedere una crisi specifica del nostro paese, l’Italia. Esso arranca ormai da decenni incapace di proporre credibili soluzioni ai propri annosi problemi. Forse paga, fra l’altro, la cronica incapacità del proprio popolo di fare sistema e di considerare l’interesse collettivo meritevole di essere tutelato almeno alla stessa stregua dell’interesse individuale.
Questo è per dire che in siffatta epoca appare particolarmente arduo perfino individuare obiettivi e mete condivise tali da canalizzare l’eventuali energie di chi, per buona volontà, creda sia giusto impegnarsi e dare un contributo di positività.
Però tra le pochissime certezze della nostra bussola vi è la difesa del territorio. Qualsiasi sarà la filosofia prevalente , il modello economico che resisterà o che ci verrà imposto dalle circostanze, va difesa questa consapevolezza : non vi è nulla per cui valga la pena di distruggere o ferire l’ambiente naturale oltre una certa, inevitabile soglia. L’ambiente è una risorsa preziosa ma tutt’altro che inesauribile.
Le nostre surriscaldate jungle urbane potranno forse un giorno diventare orribili deserti d’asfalto e cemento di cui vergognarsi di fronte alle generazioni di domani. Scusatemi il tono profetico di queste osservazioni ma questa è forse l’unica battaglia da intraprendere avendo la matematica certezza di fare la cosa giusta.
Chi non condivide questa consapevolezza e addirittura marcia in direzione opposta, vagheggiando la folle e cieca distruzione degli ultimi lembi di territorio ancora integri nel nostro Comune non può che essere l’avversario da fermare a tutti i costi.
F. R.
Altri articoli che potrebbero interessarti:
- Narcisi ironico sulle ‘balle’ di Cecchi per la paternità della riduzione degli aerei
- Prof.ssa Mazzola della Lista Energie Positive: ‘serve una nuova agenda etica basata sulla partecipazione e sul dialogo’
- Carbonelli: ‘è nella comunità partecipe e solidale la strada per un futuro migliore’
- Presentazione di Elisabetta Silvestrini, Candidato Consigliere Lista M5S
- Il Consigliere M5S Cappuccini: chi dice che nulla è cambiato mente, ma c’è ancora molto da fare e lavoreremo per farlo
Riflessione ineccepibile.