Pubblichiamo in modo integrale la replica dell’Assessore Andrea Trinca ad un comunicato stampa diffuso dal sig. Maurizio Aversa di Essere Marino (PCI) con una serie di riflessioni proposte del sig. Avello. La questione della concessione al parco Falcone è stata al centro delle cronache nelle scorse settimane, anche grazie alla nostra testata: c’è evidentemente chi non perde il vizio di cercare visibilità ad ogni costo dicendo, a quel che si legge sotto, anche gigantesche castronerie. Comunque la buona notizia c’è e l’ha data l’ass. Trinca: la concessione tanto dibattuta ha visto avviare un procedimento di annullamento in autotutela da parte del Comune di Marino. E questo ben prima che Essere Marino si svegliasse e parlasse come se fossimo prima del 1997. Buona lettura ai cittadini interessati, buona notte e sogni d’oro agli altri.
Nota di Andrea Trinca
Massimo controllo sui Permessi a Costruire da parte dell’Amministrazione. Verifica di legittimità disposta dall’Assessore Andrea Trinca sul Permesso a Costruire rilasciato nei pressi di Parco Falcone.
In riferimento all’articolo/comunicato dal titolo “Marino. Parco Falcone e l’oscuramento dell’ingresso a valle. Proposta in extremis di Mauro Avello, portavoce di Essere Marino sostenuta dal PCI.”, apparso su alcune testate locali vorrei chiarire quanto segue.
Sono estremamente grato a tutti quei cittadini che si dedicano alla cura ed al monitoraggio del territorio, un territorio esteso che per almeno 20 anni è stato oggetto di enormi speculazioni edilizie. Apprezzo infinitamente l’attività di tutte le associazioni del territorio, avendone fatto parte, che pongono all’attenzione dei cittadini il tema non semplice dell’urbanistica e dell’ambiente, ritengo fondamentale il loro lavoro non solo ai fini della tutela ma anche ai fini di contribuire a costruire una comunità più coesa e solidale.
Talvolta però pare che tale ultimo importante aspetto si perda dietro la volontà di voler affermare una bandiera piuttosto che un’altra e questo mi spiace enormemente. Prima da cittadino ed ora da assessore ho sempre cercato ed apprezzato la sincera collaborazione di tutti i cittadini, a prescindere dal colore politico, che avessero voglia di lavorare insieme in modo disinteressato per il territorio ed in questo caso mi spiace dirlo ma credo si sia persa un’occasione.
Per questa ragione rimango ancor più incredulo e deluso leggendo l’articolo/comunicato on line riguardo la questione di un Permesso a Costruire rilasciato nei pressi di Parco Falcone. La cosa che apprendo con ancora maggior stupore e dispiacere è che l’articolo porta la firma di Maurizio Aversa, persona schietta e sincera con la quale ho sempre avuto un ottimo rapporto ben prima del mio incarico, che ho sempre apprezzato per il suo impegno politico e sociale ed al quale fra l’altro ho sempre aperto le porte del mio ufficio sin da quando ho ricevuto la nomina di assessore all’urbanistica.
L’articolo riporta un lungo virgolettato di Mauro Avello che non ho il piacere di conoscere ma che non mi risulta abbia mai richiesto un incontro anche solo conoscitivo con il sottoscritto.
Mi stupisce dunque l’atteggiamento verso una problematica per la quale mi sono personalmente preoccupato ed adoperato tempestivamente e proattivamente, condividendo la sensibilità che suscita la portata urbana di Parco Falcone.
Cionondimeno, seppur avrei preferito un confronto diretto schietto e sincero con i coautori dell’articolo, il mio ruolo mi impone di chiarire alcune castronerie normative e tecniche asserite nello stretto comunicato/articolo, mi corre infatti l’obbligo chiarire, sia come amministratore che come professionista iscritto presso l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma, alcuni aspetti amministrativi e procedurali.
Partiamo dal plateale errore contenuto nell’articolo/comunicato, errore tra l’altro presentato come “la pura verità, al di là di interpretazioni giornalistiche”.
Secondo quanto scritto, l’assessore all’urbanistica firmerebbe i Permessi a Costruire. Nulla di più FALSO!
Questo era vero fino a 23 anni fa, forse i coautori non si sono aggiornati sulle normative nell’ultimo quarto di secolo. Infatti fino alla legge 15/5/1997, n. 127 (cd. Bassanini-bis), il rilascio della concessione spettava al Sindaco, il quale poteva stabilmente delegare un assessore.
L’art. 6, 2° e 3° comma, della legge n. 127/1997, modificando l’art. 51 della legge n. 142/1990, ha stabilito invece che spetta ai Dirigenti il rilascio delle concessioni edilizie.
È dunque il Dirigente, dopo l’istruttoria del Responsabile del Procedimento, l’unico a firmare il permesso di costruire e a rilasciarlo «in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente» (art. 12, 1° comma, T.U. n. 380/2001).
Faccio presente che tale dinamica approvativa avviene nel pieno rispetto del principio di separazione tra indirizzo politico e gestione amministrativa sancito dal D.lgs. n. 267 del 2000 (Testo Unico degli Enti Locali), ci troviamo dunque in un quadro normativo nel quale laddove l’assessore oggi intendesse approvare o diniegare un Permesso a Costruire sarebbe passibile di denuncia per abuso in atti d’ufficio. Queste le norme ed il rispetto delle stesse, ora mi chiedo come sia possibile che tale principio non sia noto a chi ha scritto l’articolo/comunicato. Sono quelle dell’articolo/comunicato che mi sembrano, parafrasando le parole di Avello, “dichiarazioni imbroglianti”. Quando ci si occupa di urbanistica e territorio, anche come associazioni, è necessario essere competenti e preparati, dal momento che conosco perfettamente l’elevato grado culturale di chi ha prodotto l’articolo devo amaramente desumere che l’articolo sia teso solo ed esclusivamente a gettare discredito sulla mia persona e questo lo trovo estremamente scorretto, infatti in base ai poteri assegnati dalla norma ho provveduto ad ottemperare all’esercizio di controllo ed ho personalmente disposto in data 26/02/2020 una verifica tecnica sul Permesso a Costruire in questione.
Posso ad oggi confermare in base ai riscontri finora forniti dall’Ufficio che con Prot. 14357 del 06/03/2020 è stata notificata ai soggetti interessati la “Comunicazione ai sensi dell’art. 7 della L. 241/90 di avvio del procedimento di Annullamento in autotutela ex art. 21 nonies L. 241/90”, tale comunicazione si è resa necessaria per riscontrati profili di illegittimità riguardanti gli Standard urbanistici D.M. 1444/68.
Bene precisare che i controlli da me disposti sono volti a verificare tutti gli eventuali profili di illegittimità del Permesso a Costruire e non già come erroneamente riportato nell’articolo/comunicato solo sulla questione dell’accesso al cantiere.
È dunque massima l’attenzione dell’amministrazione sulle dinamiche urbane i cui diritti acquisiti sono determinati dal vecchio Piano Regolatore risalente al 2004 e che con atti tecnico amministrativi stiamo faticosamente risolvendo attraverso un nuovo Piano Urbanistico sul quale si sta lavorando e che finalmente porterà a Marino il concetto del consumo di suolo zero per un reale e considerevole miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini.
Date le dovute spiegazioni su quanto realmente accaduto, credo e spero che per il futuro, su questa ed altre questioni che riguardano il nostro territorio, si possa collaborare proficuamente con tutte le associazioni in uno spirito di vero rispetto e sostegno reciproco seppur nell’ambito dei diversi ruoli poiché questa amministrazione ed il sottoscritto hanno quale unico obiettivo la tutela dell’interesse pubblico ed il miglioramento della nostra città sempre nell’ambito delle norme e delle leggi che regolano la nostra azione.
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