Assessore Trinca: “Ognuno di noi può contribuire ad una città migliore”

Di seguito il testo integrale del post con video pubblicato sulla sua pagina facebook:

“In questi giorni di emergenza sanitaria, che ci induce ad una profonda riflessione del vivere umano” riflette Trinca “mi permetto di condividere alcuni approfondimenti, cercando di legare l’aspetto individuale e quello collettivo dell’urbanistica ritornando alle origini di questa complessa ma affascinante disciplina.

Cambiare la realtà che ci circonda è tanto più complesso quanto più complesso è il processo che intendiamo cambiare. La città è un sistema estremamente complesso fatto di luoghi, spazi ma soprattutto persone che con le loro azioni contribuiscono alla forma fisica e alle caratteristiche della società.

Non solo, la città è come un enorme registratore di azioni che rende visibili anche tutte le azioni del passato compiute dai propri abitanti e dalle scelte di governo del territorio che si sono adottate.

L’impegno quotidiano che pongo nella mia attività istituzionale è focalizzato nel portare Marino a livelli di qualità di vita migliori e per fare ciò stiamo riscrivendo le norme ed il disegno urbano del nostro territorio attraverso un necessario quanto lungo processo che prevede passaggi amministrativi complessi ed obbligati. Ciononostante, l’urbanistica è anche la sommatoria di tante piccole azioni che possiamo mettere in campo tutti noi sin da subito, oppure programmandole in un tempo ragionevole, ognuno nel nostro piccolo che sommato agli altri darà certamente un grande risultato.

Nel video condivido tre consigli di buone pratiche che possono contribuire alla costruzione di un diverso mondo urbano. L’urbanistica contemporanea è sempre il risultato di un processo comune a tutti i livelli della società e non di un atto autoritativo dunque è necessario il contributo della comunità oltre che lo sforzo pianificatorio sul quale stiamo lavorando e che permetterà a Marino di invertire una disastrosa rotta urbanistica avviata 20 anni fa con una totale incontinenza edilizia per arrivare ad avere, dopo 45 anni, un Nuovo Piano Urbanistico con consumo di suolo Zero.“