“Il dramma della pandemia ha portato in secondo piano un fatto che però ha una rilevanza straordinaria per il futuro di Marino“. Con queste parole, negli scorsi giorni, Marco Carbonelli uno dei fondatori del Comitato Ambientalista ADA ha sottolineato come “dal 22 aprile 2020 sono pubblici gli atti attraverso la Gazzetta Ufficiale che pongono un vincolo definitivo al cemento della speculazione edilizia del Divino Amore tra Frattocchie e Santa Maria delle Mole“.
Il Decreto MIBACT sancisce quella che Carbonelli definisce “la sconfitta della cordata Palozzi, Silvagni, Cecchi e del centrodestra a loro asservito e la vittoria dei cittadini dei comitati e dell’attuale maggioranza che governa Marino“.
Questa notizia difficilmente la troverete nelle riviste patinate del candidato già in corsa del Centro Destra, nè la vedrete in molte altre testate. Così come non ne sentirete parlare da più o meno noti avvocati locali che già dal 2016 preconizzavano l’avvio della cementificazione delle palazzine volute da Palozzi e Co, e la fine imminente della Giunta a guida Colizza, con Trinca e Tammaro in prima linea con tutta la maggioranza M5S contro la cementificazione.
Niente di tutto questo preconizzato è avvenuto, come tutti sappiamo. La maggioranza è ancor oggi ‘viva e vegeta‘.
“Personalmente ho il piacere di raccontare e ricordare” specifica ancora con puntualità Marco Carbonelli, “i dieci anni di battaglie dei Comitati Argine Divino Amore (ADA), Legambiente Appia Sud ‘il riccio‘, Italia Nostra, l’associazione ‘Per il Cambiamento’, i Comitati di Quartiere e dell’Assemblea Contro la Cementificazione (ACC), i loro ricorsi al TAR Lazio incredibilmente mai discussi, l’opposizione ferrea e solitaria di Adolfo Tammaro dal 2011 al 2013, la firma sempre di Adolfo Tammaro e di Enzo Candi delle lettere di diffida agli enti interessati e la loro adesione ai ricorsi dei Comitati, poi l’aggiunta nel gruppo dei difensori del Divino Amore di Carlo Colizza, Marco Cacciatore, Anna Paterna e Eleonora Di Giulio dal 2013 fino al 2015. E ancora, dal 2016, la svolta, con la Giunta M5S di Colizza con l’Ass. Andrea Trinca che sapientemente tesse la tela delle azioni per fermare lo scempio del cemento. Poi ancora il voto coraggioso e ripetuto dei Consiglieri Comunali M5S nel 2017 e 2018 di fronte alle lettere minacciose di pagare in prima persona i danni provocati per fermare la speculazione e ancora l’allargamento del Parco dell’Appia Antica a prima firma Marco Cacciatore e Marta Bonafoni in Regione Lazio. Infine, il vincolo definitivo MIBACT sull’intera area, del 2 aprile 2020, uscito da pochi giorni in Gazzetta Ufficiale. La fine di un incubo per l’ambiente e per la qualità della vita di oltre 25.000 cittadini già residenti in quelle aree“.
I danni legati a questa operazione cementificatrice sono stati sterilizzati in questa pregiata area di rilevanza storico-paesaggistica.
Un epilogo di fondamentale importanza per il futuro del nostro territorio che fa la differenza tra le chiacchiere e, #diciamolo pure, i fatti. Epilogo che i cittadini faranno bene a tenere a mente nella prossima tornata elettorale che, prima o poi -COVID-19 permettendo-, ci vedrà tornare al voto amministrativo.
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