L’Anpi Marino commenta la decisione del PD sul deferimento del Cons. Marco Rapo

Pubblichiamo di seguito il Comunicato stampa dell’ANPI dopo la decisione dei responsabili del PD di deferire il cons. Marco Rapo, fino ad oggi del PD –

Ringraziamo i dirigenti del Pd per aver condannato le posizioni espresse da un consigliere comunale in merito alla concessione della cittadinanza onoraria alla senatrice Segre e ad altri italiani sopravvissuti ai campi di sterminio, tutte vittime delle leggi razziali promulgate da Mussolini, cittadino onorario di Marino. La mozione proponeva anche la revoca di tale cittadinanza onoraria come simbolico risarcimento alle vittime di tale dittatura.
La giornata della memoria,istituita nel 2000 con voto unanime del Parlamento Italiano, recita: La Repubblica italiana riconosce il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “giorno della memoria“, al fine di ricordare “la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che , anche in campi e schieramenti diversi , si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita,hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati“
Questo ha ispirato la nostra proposta, fatta propria dai consiglieri comunali Silvani e Venanzoni ( Pd), Iozzi (lista civica) e Petrini (M5S) e sottoscritta il 31 gennaio.

In seguito anche la maggioranza ha presentato una proposta con gli stessi obbiettivi, integrandola con altri nominativi e presentando un’apposita delibera. Purtroppo la mancanza della maggioranza qualificata non ha permesso l’approvazione di quanto richiesto.
L’ANPI difende e testimonia i valori della Resistenza che sono alla base della nostra Costituzione e della nostra Repubblica, si oppone alla diffusione di forme di razzismo, xenofobia e discriminazioni sessiste, espressione di un dilagante neofascismo, senza esprimere collocazioni partitiche .
Nel ricordo dei militari e civili, dei sacerdoti e laici, delle donne e uomini che hanno dato la vita per la nostra libertà.
E ciò non può essere considerato “squallido“ da chi siede in una istituzione italiana!

ANPI Marino

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