Il Cons. Cecchi non è incompatibile per il suo ruolo in Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale, chiamato nell’ultima seduta a decidere sulla attuale – e si sottolinei l’attuale nel significato di ‘odierna’ – posizione di incompatibilità del Consigliere Stefano Cecchi nel suo ruolo in consiglio, ha espresso il suo parere come richiesto dal Testo Unico Enti Locali per questi casi.

Il quesito era stato posto al Consiglio Comunale da un cittadino di Marino, Ivano Moretti, che dopo un contenzioso con Cecchi davanti al giudice penale (vinto da Moretti che a quanto si è capito era stato querelato da Cecchi per aver espresso la sua opinione pubblica su eventi culturali e manipolazioni politiche avvenute – a sua detta – in ambito culturale-religioso) aveva deciso di capire meglio quale fosse la intrecciata relazione di affari  negli ultimi 15 anni tra il politico di lungo corso del centro destra marinese, Cecchi appunto, e la sua azienda di famiglia, Veterinaria 2000.

Tutti, maggioranza e opposizione, nel consiglio scorso si sono espressi per una assenza di condizioni di incompatibilità allo stato dei fatti odierni, tranne un solo consigliere che si è astenuto. Nessuno ha votato per la incompatibilità.

Così va riconosciuta, dunque, a tutto il Consiglio Comunale una totale assenza di volontà persecutoria, ventilata nella dichiarazione di Cecchi, come un voto del genere evidenzia chiaramente.

Ma, a quanto si è sentito, vanno fatte alcune importanti distinzioni se si vuole essere oggettivi fino in fondo.

Quindi, per dovere di cronaca, riportiamo sotto l’esultante post di Stefano Cecchi che si dichiara soddisfatto della chiusura di quella che definisce una “brutta pagina”, ma, al contempo, evidenziamo alcuni punti importanti emersi nel dibattito e che sono stati saltati a piè pari nella lettura della difesa dal candidato a sindaco del Centro Destra marinese Cecchi.

Questi i due interrogativi politici principali a cui non si è data risposta in consiglio:

• cosa dichiara Cecchi sul conflitto di interessi dal 2006 al 2015, anno in cui lo stesso Cecchi ha cambiato l’assetto societario della sua azienda, lasciando la posizione di maggiore azionista e passandola a membri della sua famiglia? La maggioranza di quote è stata  infatti tenuta fino al 2015 strettamente in sua mano mentre era stato Assessore alle politiche per gli animali prima lui e poi con lo stesso ruolo ricoperto in giunta – su sua indicazione politica – da una persona della sua lista;
• cosa dichiarano lui e la sua collega Lapunzina sulla evidente falsa dichiarazione pubblica rilasciata in Consiglio Comunale nel 2015 a riguardo della situazione societaria che vedeva allora Cecchi saldamente socio di maggioranza della sua azienda? Infatti, la posizione di socio di maggioranza fu a quel che si legge negli atti negata dall’Assessore della sua Lista, evidentemente, si immagina, non consapevole della gravità della sua dichiarazione non aderente alla realtà dei fatti.

Di seguito, come promesso, le riflessioni pubbliche di Stefano Cecchi, per un argomento che avrebbe avuto con grande probabilità completamente altra risonanza politica se lo stesso consigliere fosse stato oggi in maggioranza o addirittura al governo di Marino.

#ConsiglioComunale #ConsigliereStefanoCecchi #Marino2021 #Diciamolo!

Si è conclusa anche questa brutta pagina di politica legata alle accuse infondate sulla mia presunta incompatibilità.
Sono sempre stato certo che ero e sono nella piena legalità del mio ruolo. E l’ufficialità dei fatti mette fine a questa persecuzione.
Continuerò come ho sempre fatto a svolgere con orgoglio e impegno il mio compito di Consigliere.
Ringrazio per le parole di stima i Consiglieri Remo Pisani, Cinzia Lapunzina, Sabrina Minucci, Enrico Iozzi, Pamela Ermo, Marco Rapo e il Sindaco Carlo Colizza. Un altro grazie dal cuore lo devo a tutta la splendida famiglia di Costruiamo il Decentramento che è da sempre al mio fianco e tutto il gruppo di Marino 2021, che mi sostiene e con cui guardiamo insieme ad un futuro, non troppo lontano ormai, per la nostra splendida Marino.

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