Assemblea al Parco Lupini, la protesta composta, quella scomposta, la pazienza e le ragioni valide sulla questione della nuova palestra

Circa 100 persone si sono riunite ieri pomeriggio con una assemblea fiume avviata alle 18 e terminata verso le 20,30 al Parco Lupini a S. Maria delle Mole. Il tema dell’incontro era legato alla nuova struttura polifunzionale che, assieme a quella della Primo Levi, l’Amministrazione ha immaginato di realizzare per dare una risposta concreta alle carenze storiche per gli spazi scolastico-sportivi del territorio ereditati dopo circa un decennio dal 2006 di sviluppo selvaggio delle strutture residenziali senza interventi veri nelle scuole.

La giornata di ieri vedeva, per la verità, tutta la maggioranza e l’opposizione impegnate a Palazzo Colonna per un importantissimo Consiglio Comunale sull’urbanistica e sulla rigenerazione urbana, con una serie di delibere a difesa della qualità della vita delle persone. Nonostante questo evento importantissimo simultaneo a Marino centro, l’amministrazione con l’Ass. Adolfo Tammaro non si è sottratta al confronto ed ha risposto con la presenza dell’assessore ai Lavori Pubblici alle richieste di incontro dei cittadini.

Davvero interessante lo sviluppo dell’incontro con un pacatissimo Ass. Tammaro che ha ascoltato le ire e le urla di alcuni, le evidenti strumentalizzazioni di altri (pochi per fortuna, confinati immediatamente da altri presenti), e i ragionamenti sensati e propositivi di altri ancora. Alla fine la riflessione complessiva di Tammaro a tarda sera è stata quella “di un incontro utile che ha consentito di raccogliere le opinioni di altre persone sul progetto della struttura per la scuola Morante, riflessioni che riporterò alla giunta per le valutazioni del caso”.

Alcuni dati oggettivi importanti da fissare:

i bambini della scuola Elsa Morante sono circa 300, non due classi … come qualcuno poco informato sta cercando di far passare alla comunità;
la richiesta di avere una palestra per la Morante arriva dalla scuola e dalle famiglie dei bambini da anni, non è una invenzione di qualcuno, ed arriva giustamente perché la Morante da sempre non ha una palestra;
sulle due nuove palestre alla Levi e alla Morante ci sono stati articoli di giornali già dal 2019, incontri pubblici con Tammaro (gennaio 2020) e addirittura una Circolare scolastica a inizio 2020 a tutte le famiglie dell’I.C. Levi (parliamo oltre un migliaio di riceventi le comunicazioni a livello di famiglie e genitori della scuola). Quindi tutto meno che un segreto;
non si parla di una ‘nuova colata di cemento‘ come qualcuno l’ha definita in modo piuttosto strumentale, ma una realizzazione comunale in struttura portante in legno che se costruita così come immaginato sarebbe a norma CONI per le attività sportive e con finalità multiple;
la sopraintendenza ha richiesto sondaggi archeologici approfonditi prima di realizzare l’opera al fine di espletare le verifiche previste dalle norme. Dove ora ci sono solo calcinacci dovrà sorgere la struttura polifunzionale per la riqualificazione del Parco;
infine, vale la pena ricordare che la palestra di una scuola dell’infanzia e elementare va fatta per definizione vicino alla scuola, altro fatto che difficilmente si può mettere in discussione senza cadere in situazioni difficili da argomentare razionalmente.

Dall’incontro di ieri, che in alcuni momenti ha visto salire sopra le righe gli interventi di alcuni, e in altri l’evidenziarsi di goffi tentativi di strumentalizzazione politica, emergono comunque, come detto, delle interessanti e utili riflessioni fornite da chi protesta con più razionalità e in buona fede, riflessioni che cerchiamo di elencare:

il tema di questa realizzazione, prima nota solo evidentemente in ambito scolastico (migliaia di persone comunque) e di Comitato di Quartiere, oggi è, apparentemente, noto a tutti, un’ottima cosa che aiuta a capire le esigenze di tutti;
la volontà di realizzare una palestra che risponda alle certificazioni del CONI come requisiti, e al contempo consenta anche altri utilizzi polifunzionali, condurrebbe ad una occupazione di spazi troppo ampi nel Parco, in parte anche per la necessità di spogliatoi e servizi. Una osservazione pertinente che va tenuta in attenta considerazione sia par l’altezza della struttura (circa una decina di metri) che per la lunghezza (circa quaranta metri);
per molti dei presenti è stata manifestata l’esigenza che l’accesso alla piattaforma sportiva resti totalmente libero, senza alcun tipo di utilizzo e/o gestione da parte di associazioni sportive del territorio;
il fatto di poter rivisitare il progetto, pur mantenendo l’esigenza di rispondere alle richieste della scuola e dei 300 bambini della Morante – esigenze che sono primarie a quanto dichiarato dall’Ass. Tammaro ieri sera -, è stato alla fine l’obiettivo indicato dall’assessore, in modo da aprire da oggi in Giunta comunale uno spazio di ragionamento per tenere conto delle due diverse posizioni, cioè uno spazio per la scuola e il mantenimento al contempo dello spazio ad accesso libero, ma riqualificato, per lo sport ed eventi sociali del territorio.

Non resta che attendere qualche giorno per vedere quali potranno essere le decisioni della Giunta che tengano in conto entrambi i requisiti, per un’opera importante di riqualificazione che alla fine soddisfi tutti nel Parco Lupini.

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