Dopo la prima parte dell’intervista a Francesco Leandri, pubblicata alcuni giorni fa e che ha riscosso migliaia di accessi in lettura con apprezzamenti e critiche, presentiamo oggi la seconda parte dedicata ad alcuni eventi e aneddoti che Leandri ha voluto sottolineare.
Nella prima parte Leandri si è concentrato sulla politica locale e su una autocritica, esplicitando la sua visione sui due mandati e le alleanze. Oggi parliamo invece di ricordi.
Francesco, cosa succedeva nel tuo negozio di giocattoli a Marino durante la tua militanza nel M5S, che situazioni vorresti raccontare?
Credo di aver avuto un’esperienza unica nella mia vita: gestire un negozio di giocattoli. Oltre ad essere la mia attività commerciale, il “negozio” è stato qualche anno fa un punto di riferimento e di incontro per fare conoscere le idee presenti sul blog di Beppe Grillo e nei suoi spettacoli in DVD. Far conoscere il principio che tutti possono interessarsi e fare politica, che tutti possiamo dare un contributo a voler cambiare quello che ci circonda,e quello che allora ci si è ritrovati dopo il ventennio berlusconiano: sia la destra che la sinistra attrezzate come due comitati d’affari lontani dai problemi della gente.
Il negozio ha significato parlare e ascoltare le voci delle persone che “non ne potevano più” e con alcuni di loro poi è stato possibile incontrarsi per capire se ci fosse una possibilità per invertire la rotta. Il negozio e gli incontri serali con realtà pronte e preparate a dare una possibilità a questo territorio di Marino, sono stati i punti fondamentali per crescere tutti insieme fino al 2016. Parlo di forze politiche civiche e di associazioni. Il “negozio” è stato importante per avvicinare, conoscere, aggregare e lavorare insieme. Tante ore insieme, giorni, mesi e infine anni per portare a Marino e in Italia la voglia di preoccuparci degli ultimi, dell’ambiente e delle nuove tecnologie per migliorare le nostre vite. Tanta adesione e passione.
Ma si badi bene, il negozio è stato anche negli ultimi anni dopo la vittoria del 2016 un punto di riflessioni e di critiche di ogni genere: strade, pulizia, feste popolari, giardini e tanto altro. Naturalmente le polemiche sono aumentate giorno dopo giorno, e i problemi tecnici e i tempi lunghi della burocrazia facevano sembrare incapace tutta l’amministrazione. Così, le “spiegazioni” non sono più bastate, i cittadini sono diventati nell’ultimo periodo di mia permanenza a Marino sempre più duri e critici, mancando di fiducia per ogni cosa che si realizzava.
Non lo so quale potesse essere la risposta giusta da dare allora, ma sono convinto che abbiamo come gruppo politico peccato nella comunicazione che forse doveva essere gestita diversamente dal 2016 in avanti.
La domanda nasce dunque spontanea, “avevi tu una soluzione?” Non credo di avere una risposta certa a questa domanda, ma forse se si fosse parlato di più con la gente avremmo potuto mantenere alta la partecipazione. Voglio in questo caso ricordare un caro amico del gruppo che è venuto a mancare, Mario Cenciarelli, per gli amici Mariuccio, che proponeva sin dai primi giorni dopo la vittoria del 2016 di pubblicare un giornale locale del M5S. Lui ha lottato per raggiungere questo risultato e alla fine è riuscito a fare passare il suo messaggio. Lo ricordo bene stavamo a casa mia, ho ancora delle foto che immortalano quel momento. Lui non avrebbe mai visto il “suo” giornale ma alla fine riuscimmo a farlo uscire, dedicandolo a lui. Ma, purtroppo, il giornale del M5S di Marino fu stampato una volta sola, in quella occasione triste della sua morte, ormai tre anni fa, e questo mi addolora anche per lui.
Io non voglio essere polemico o critico però quando si analizzano insieme le cose si può cambiare in meglio. Io mi auguro sempre che valgano le parole di mio padre: “solo il buon esempio cambia le cose, di più delle parole stesse“, quindi auguro a tutti coloro che vogliono cimentarsi in politica di dare il loro buon esempio di vita e di buone intenzioni per il miglioramento del territorio.
E dei molti eventi politici da te organizzati cosa ricordi?
Debbo dire che a Marino gli eventi organizzati in dieci anni sono stati davvero tanti e ogni evento aveva sempre tre scopi: informare, ascoltare i cittadini e aggregare. Non saprei ricordare il numero esatto degli eventi, ma sono convinto di aver lasciato un buon ricordo in ogni evento che abbiamo fatto. Tempo fa una persona mi diceva: ‘ma lo sai che qui a Marino è venuto anche Imposimato?’ Io ho risposto: ‘quando?’, e lui mi ha risposto: “Ma te non sei informato è venuto prima che morisse, proprio qui a Marino’. Naturalmente ho fatto finta di niente, ma ricordavo bene l’organizzazione di quell’evento eccezionale in sala Lepanto. Abbiamo organizzato allora eventi in campagna elettorale e molti fuori campagna elettorale, facendo venire personalità importanti ma soprattutto erano gli argomenti il vero richiamo dell’evento. Marino è stato un comune importante per il M5S proprio grazie ai suoi eventi. Ne ricordo un’altro che coinvolse molti meetup del territorio dei Castelli Romani nella “Festa dell’onestà”, un evento speciale per i suoi ospiti come i parlamentari e le associazione di rilevante importanza locale interessate ai problemi che riguardavano il nostro territorio. Ricordo anche gli eventi per la raccolta fondi che servivano per organizzare i famosi gazebo, stampare volantini e manifesti. Poi cene normali e vegane, con ospiti tanti parlamentari. E ancora cene, incontri ed eventi con altri meetup per parlare di temi in comune. Ricordo la chiusura dell’ultima campagna elettorale a Marino nel 2016, con una decina di parlamentari sul palco, una cosa mai vista a piazza San Barnaba. Ci saranno stati 2000 cittadini nella strada, una cosa entusiasmante, quasi da non credere.
Per ultimo vorrei ricordare l’ultimo degli eventi proposti per la campagna elettorale delle regionali 2018, ‘Condivisione 5 Stelle’, di cui sono stato responsabile dell’organizzazione e vorrei ringraziare con tutto il cuore la collaborazione della TFE di Roma citando Raffaele Fanelli, Giuseppe Cracchiolo e Gianfranco Schirra, ringraziando tutti coloro che sono stati vicino a me a questo gruppo.
Voglio sottolineare l’amicizia e l’affetto delle tre persone che hanno dato con me tutto il tempo a loro disposizione per la preparazione di questa giornata: Marco D’Antoni, Saverio Audino, Ermes Scattolini. E’ grazie a loro se si è riusciti in questa impresa. Ringrazio anche Paola Taverna per averci seguito e creduto in questo evento titanico a Cava dei Selci.L’idea dell’evento era molto semplice ma di grande ambizione: condividere con tutti i meetup dell’area metropolitana di Roma temi e aggregare cittadini ai meetup e su Rousseau, la piattaforma del M5S, oggi purtroppo in difficoltà. L’obiettivo, come dicevo, era arduo ma fu raggiunto anche con la presenza di Beppe Grillo. Abbiamo avuto la partecipazione di molti comuni e il loro aiuto con l’acquisto di biglietti per la lotteria per finanziare l’iniziativa. Ricordi bellissimi e ringrazio tutti coloro che sono stati presenti e hanno donato per la riuscita dell’evento.
L’articolo continua con una terza parte che verrà pubblicata tra qualche giorno.
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Alberto Podda,
Lei conclude male: la crisi ed il crollo del commercio sono iniziati ben prima di 3 o 4 anni fa a Marino, almeno da due decenni si registrano aperture e chiusure di attività commerciali, resistono solo alcune attività legate alla ristorazione, qualcuno direbbe al “mangereccio”. Forse chi dovrebbe interrogarsi, prima degli altri, sono coloro che vogliono improvvisarsi commercianti e non ne hanno la lungimiranza (prima di aprire), la capacità professionale (i clienti si fa fatica a conquistarli e si fa prestissimo a perderli). Infine una seria riflessione tra le diverse Categorie di rappresentanza (troppe, e tutte curatrici di interessi di parte) farebbe forse fare un piccolo progresso a chi realmente cerca delle risposte e chiede soluzioni. Le diverse amministrazioni che si sono succedute al governo della Città possono fare molto, ma altrettanto possono e debbono fare gli imprenditori ed i commercianti. Diciamo che la responsabilità è almeno al 50 % ?
Facendo il postino, nel giro di 8 anni ho visto diverse attività aprire e chiudere, aprire e chiudere.
Un mio amico Bixio con un chioschetto bar dice che Marino è un posto dove succede molto poco come iniziative e vorrebbe chiudere perché si è stufato.
Cosa succede da 3 o 4 anni a Marino?