Durante l’Assemblea degli aderenti al comitato Argine via Divino Amore (ADA) del 18 settembre scorso a Santa Maria delle Mole sono intervenuti, oltre all’Avvocato Giorgio Marino redattore dei ricorsi al TAR di ADA dal 2011, anche l’Ass. Andrea Trinca, L’Ass. Adolfo Tammaro (primo dei firmatari dei ricorsi ADA) e l’Ass. Barbara Cerro in rappresentanza della Giunta guidata da Colizza. Tra gli ascoltatori presenti anche i consiglieri di maggioranza Alessandro Blasetti e Tonino Dibello.
In un applaudito intervento, il prof. Andrea Trinca davanti a circa 40 aderenti storici del comitato ADA ha dichiarato testualmente: “Vorrei essere molto chiaro e definitivo sulla questione del cemento al Divino Amore. Sul piano puramente urbanistico il Divino Amore è clinicamente morto.
La questione è chiusa: con i vincoli attuali in quell’area non si poserà un mattone! Quindi dal punto di vista ambientale e fisico abbiamo salvato quell’area evitando una catastrofe urbanistica che avrebbe compromesso irrimediabilmente la qualità della vita degli abitanti di Santa Maria delle Mole e Frattocchie“.
Alla domanda sugli aspetti legali che restano in piedi Andrea Trinca ha così continuato: “Archiviato l’aspetto urbanistico rimangono gli aspetti legali sui quali i portatori di interessi (ndr i costruttori) stanno impegnando le loro forze non potendo più costruire. Anche l’ultima ordinanza del TAR sulla sospensiva chiesta dal Comitato ADA non cambia di una virgola la situazione urbanistica. Tra l’altro il TAR non si è espresso, anche se sono passati nove anni, sul merito, quindi per la posizione di questa amministrazione tutto rimane invariato anche dal punto di vista legale“.
Infine, in un commento politico e di prospettiva su alcuni commenti apparsi sui social sulla questione cemento, commenti che vorrebbero mettere in dubbio la reale posizione dell’Amministrazione M5S di Marino sul cemento, l’Ass. Trinca ha così drasticamente concluso:
“Si agitano in questi giorni, prevalentemente sui social, le inconsistenti posizioni di qualche speculatore politico di centro destra che vorrebbe instillare il dubbio che al Divino Amore la questione sia ancora aperta nel chiaro intento di voler mettere in discussione a fini elettoralistici il grande lavoro svolto da questa amministrazione su una questione tanto annosa quanto pericolosa per il nostro territorio e per la quale è bene ricordarlo solo la nostra amministrazione ha lavorato per la tutela ambientale e dell interesse pubblico.
Riflettano quindi i cittadini, che nel 2021 saranno chiamati al voto, sull’importanza di continuare con questa linea del consumo zero ulteriore di suolo premiando con il voto chi ha prodotto una reale inversione di rotta rispetto alle politiche dissennate e cementificatrici del centro destra che ha chiaramente tutta l’intenzione di tornare al potere riprendendo l’urbanizzazione selvaggia perpetrata per oltre un decennio“.
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