di Gianni Morelli –
Al Comune di Marino ci stiamo avvicinando a grandi passi verso le prossime elezioni e già tutte le rappresentanze locali di tutte le fazioni politiche si stanno muovendo per definire alleanze e accordi che garantiscano il raggiungimento di ‘numeri significativi’ di votanti.
Gli accordi, svolti con le modalità seguite finora, avvengono sulla base di ‘quanti voti porta Tizio, o Caio, o quanti ne portano quella Lista, o quel Partito’.
Una funzione puramente aritmetica che si basa sulla ‘fedeltà di elettori’ a una Bandiera o a un Simbolo, o sulle ‘convenienze di un Clan’ con propri interessi ben noti a tutti.
Ecco, io penso che noi elettori dovremmo cominciare a ragionare diversamente e spero che lo faremo in occasione delle prossime elezioni Comunali.
E noi cittadini siamo nella posizione migliore per:
- Valutare l’operato della attuale Amministrazione e delle precedenti.
- Considerare la rispondenza di quanto realizzato rispetto ai Programmi sulla base dei quali è stata eletta.
- Individuare quali Amministratori hanno mostrato la capacità di ricoprire il ruolo con maggiore capacità e abnegazione.
D’altra parte, i risultati delle ultime elezioni Amministrative svolte in Italia hanno dimostrato una sicura tendenza a mantenere in carica quelle Amministrazioni che hanno mostrato di saper operare in modo corretto, indipendentemente dal ‘colore politico’ di appartenenza.
Sono anche fermamente convinto che noi cittadini/elettori abbiamo grandi responsabilità nel:
- Permettere ai migliori rappresentanti dell’attuale Amministrazione, se ritenuti validi e meritevoli, di continuare l’opera avviata in questo mandato portando a compimento quanto già avviato. Senza dover ricominciare tutto daccapo con la certezza di allungare enormemente i tempi di realizzazione dei programmi.
- Selezionare candidati che abbiano capacità di operare con competenza e maturare quelle esperienze che possono portarli nel tempo a rivestire altri ruoli a livelli provinciali, regionali, nazionali, nelle compagini Politiche che sono ormai con il fiato corto quanto a ricambi delle generazioni che hanno fatto ormai il loro tempo e stanno portando alla disgregazione dei Partiti Storici e dei nuovi Movimenti.
- Non accettare che i non eletti si considerino all’Opposizione applicandosi nell’ostacolare gli Amministratori Eletti e nel tentare di sminuire il valore del loro operato. I risultati si raggiungono soltanto quando si riesce a mantenere un atteggiamento di ‘Opposizione partecipativa’ capace di fornire indicazioni migliorative a quanti operano. Anche l’opposizione deve avere a cuore il benessere dei cittadini e la tutela del Territorio.
Questi sono i cambiamenti cui dobbiamo tendere. Non sarà facile superare gli stereotipi che ci schiacciano ormai da tempo e non riusciremo a realizzarli in questa occasione, ma dobbiamo porceli come obiettivo e operare per raggiungerli. Noi elettori siamo responsabili di fornire indicazioni positive ai candidati.
Spero vivamente che le prossime elezioni si svolgano sulla base di tre momenti che considero fondamentali:
- La rilevazione delle esigenze evidenziate dai Cittadini.
- La definizione di programmi che ne tengano conto.
- La scelta di persone in grado di realizzarli.
E, … che vinca il migliore!
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Michele,
non è facile incontrare persone con cui intrattenere conversazioni cordiali, che abbiano come argomento la Politica. Il tono sereno delle risposte mi invita a proseguire nel dialogo, sperando di riuscire a spiegare appieno quanto la mia posizione derivi proprio dall’osservazione del contesto in cui ci muoviamo, e si indirizzi alla ricerca di quella Democrazia da molti nominata e da pochi perseguita.
Vorrei quindi chiarire che al momento rilevo situazioni ben lontane dal mio concetto di Politica. Infatti vedo molto diffuse le seguenti situazioni:
– Partitocrazia. Nel senso che partiti dilaniati da correnti e da scissioni cerchino di trovare alleanze al solo scopo di collezionare voti e dividersi il Potere. Non contano anni di contrapposizioni ideologiche nè il rispetto per gli ideali che spingono gli elettori a schierarsi dietro bandiere e stemmi che, purtroppo, non si muovono più sulla linea degli ideali che li hanno creati. E non conta neanche avere una garanzia che quanti vengono proposti e nominati a sostenere cariche di Governo o di Direzione di Aziende, abbiamo i requisiti necessari a sostenere gli incarichi
– Populismo. Qui, a mio parere, si gioca proprio sul cavalcare lo scontento della popolazione e la sua ingenuità per indirizzarla verso scelte suicide che portano a sconvolgimenti delle regole che costituiscono i capisaldi della Democrazia. Considero in particolare il significato che è stato dato al sano concetto dell’uno vale uno. Infatti, mentre è vero che un falegname e un dirigente d’azienda hanno gli stessi diritti in Democrazia, è assolutamente falso che qualunque falegname possa diventare in un giorno Dirigente. La propaganda basata su queste falsità non è certo Politica. Di qui la valanga di incapaci che ci governa.
– Sovranismo. E’ un pensiero criminale quello di voler isolare una Nazione rispetto al contesto del Mondo. L’economia non reggerebbe un mese, soffocata dalla potenza dei Mercati esterni. Cosa potrebbe l’Italia nei confronti della Cina che sta addirittura invadendo l’Occidente tutto con i suoi prodotti e con i suoi investimenti nella Ricerca che la portano a essere leader in molti campi dell’elettronica e delle comunicazioni.
Allora si evince che io non ho assolutamente fiducia nella Politica, così come viene intesa e propagandata attualmente.
E, conscio dello scetticismo e del disincanto di molti, alcuni in buona fede, altri per propria convenienza, auspico di poter ripartire dai Cittadini di questa nostra piccola/grande città per impostare concetti di vera meritocrazia nei confronti dei rappresentanti che si accingono a eleggere. Nella speranza che esistano nelle altre città gruppi di persone che seguano gli stessi intendimenti.
Un caro saluto e un auspicio che ci leggano in molti e in molti traggano spunto dalle nostre considerazioni per commentarle e decidere secondo le loro convinzioni.
Gianni,
apprezzo anch’io il confronto ed il dialogo, anzi credo che siano indispensabili quando si ragiona di Politica, di Democrazia, e di programmi per il futuro.
Non mi arrischio a fare affermazioni perentorie sulla Politica in generale, anche se condivido quasi in toto le tue considerazioni. Il mio scetticismo ed il mio disincanto derivano dalle esperienze fatte in precedenza, e dalla sufficiente conoscenza della natura umana.
I rappresentanti politici che siamo chiamati ad eleggere sono Persone, con i loro pregi ed i loro difetti, che entrano in un sistema irto di insidie e di ostacoli. Solo il mantenimento di un onesto e continuo confronto e dialogo con gli elettori può dare qualche garanzia di riuscire a mantenere le promesse fatte; dimenticare questi basilari concetti democratici porta inevitabilmente al fallimento, spianando la strada ad improvvisati politicanti dell’ultima ora (populisti o prestanome dei vecchi Partiti) o a navigati intrallazzatori che si servono della Politica per raggiungere i loro scopi di arricchimento o di conquista del Potere. Ripartire dai Cittadini, per quanto auspicabile e positivo, è un proposito che dovrebbe portare a proporre i Cittadini migliori, più preparati, più sinceramente interessati al bene comune, più naturalmente predisposti alla pratica del confronto democratico. Ed è proprio qui che il discorso si complica, o forse si inceppa definitivamente: il nostro territorio è in grado di offrire personalità che possano assumersi questo difficilissimo ruolo ? La maggioranza delle persone, delle associazioni, delle categorie, dei Movimenti e dei Partiti, sarà capace di fare un passo indietro personale per permettere di immaginare e realizzare un reale Cambiamento, sotto la guida di un candidato che possa mettere tutti d’accordo ? Mi auguro fortemente che prevalga il tuo punto di vista, orientato a vedere il bicchiere mezzo pieno, e che i Cittadini marinesi abbiano l’intelligenza e la forza per trasformare in meglio, una volta per tutte, questa nostra derelitta Città.
Michele Testa
Il signor Gianni invita gli elettori a fare né più né meno quello che hanno fatto sino a oggi, vale a dire credere, di volta in volta, alle promesse a i programmi (molto simili) delle forze politiche in campo (rappresentate da politicanti dell’ultima ora o da partiti morti e sepolti che tirano fuori dal cilindro una faccia presentabile). Pare che sia impossibile riuscire a trovare una collaborazione tra persone di normale intelligenza, di normale buona volontà e di normali principi etici, e che occorra sempre o turarsi il naso o appoggiare qualche “amico” sulla base di promesse, spesso e volentieri tradite.
Fortunatamente siamo ancora in Democrazia, almeno è questo che ci viene detto, e sarà la maggioranza dei marinesi, anche in queste prossime elezioni, a decidere il Futuro di questo territorio e di coloro che vi risiedono.
La natura umana è quella che è, non c’è nulla di nuovo da inventare, bisogna adeguarsi alla realtà, coltivando la resilienza.
Incredibile! Non credevo che fosse possibile ottenere una conferma così immediata e lampante a quanto asserisco nel mio articolo. Ringrazio di cuore Michele che con la sua risposta ci definisce, noi Cittadini, incapaci di riuscire a trovare una collaborazione tra persone normali e ci invita a …. adeguarci alla realtà. Che è poi quella di non provare neanche a cambiare il nostro approccio al voto e di seguitare a comportarci come abbiamo fatto finora. Cioè, abboccando alla propaganda di Partiti in via di estinzione e eleggendo candidati incapaci. Questo commento è una sfida. Dimostriamo che siamo capaci di trovare la forza di valutare quello che di buono è stato fatto e di scegliere il modo migliore di proseguire nella ricerca di risultati sempre migliori. Abbiamo già dimostrato di essere capaci di riunire risorse umane di alto spessore sociale quando si è trattato di aiutare i meno abbienti nel momento peggiore della pandemia e alla riapertura delle scuole. Diamo valore a questi esempi e proseguiamo sulla strada della collaborazione. Magari qualche persona normale la troviamo.
Gianni,
è quello che io leggo nella realtà marinese, lungi da me imbeccare qualcuno o dare patenti di incapacità. La diversità di opinioni dovrebbe essere il sale della Democrazia, così come i personali giudizi sulle esperienze che ognuno di noi ha fatto, e che possono essere giudicate vedendo il bicchiere pieno, vuoto, o pieno a metà. E’ confortante che Gianni abbia ancora grande fiducia nella Politica e nei suoi rappresentanti, soprattutto sul nostro territorio; abbiamo tutti bisogno di ottimismo e di positività. Perdonerà Gianni se qualcuno possa nutrire scetticismo e disincanto. E,…che vinca il migliore ! …in attesa che vincano anche i Cittadini….