Marco Cacciatore esprime grande soddisfazione sulla sentenza della Corte Costituzionale che ferma il cemento al Divino Amore

Marco Cacciatore, oggi consigliere regionale di Europa Verde, commenta immediatamente la sentenza della Corte Costituzionale che proprio su una legge che lo vede primo firmatario nel 2018 da esponete del M5S assieme a Marta Bonafoni della Lista Zingaretti, si è espressa favorevolmente all’allargamento del Parco dell’Appia Antica.

“Esprimo grande soddisfazione per la sentenza della Consulta che dichiara legittimo l’ampliamento del Parco Appia Antica” esordisce Cacciatore. “Condivido per una volta chi, difendendo gli interessi edificatori e ritenendosi discriminato, ha sostenuto anche in udienza che fosse quella legge e non i molti atti amministrativi sia comunali che ministeriali a tutelare il territorio in maniera definitiva. Lo prendo come un complimento.

La battaglia per la legge del 2018, che ho condiviso con la collega Marta Bonafoni aveva come scopo quello di portare a termine un ampliamento in fieri dal 2002 per la tutela di diversi territori di oltre 1200 ettari, rispetto a molte iniziative di insediamento che rischiavano di compromettere la natura stessa del Parco. Al contrario, chi lamentava la propria discriminazione, vedendosi impedita la messa in opera del piu’ grande insediamento edilizio del Lazio, era interessato a porzioni di territorio per circa 400 ettari, avendo investito su terreni che ben sapeva potevano essere oggetto di questo ampliamento. Attendo che giungano al termine le procedure giudiziarie penali di cui si e’ letto sulle cronache. Questo risultato dimostra come la politica e gli amministratori possano fare qualcosa, per difendere i territori e i beni comuni dagli insediamenti insostenibili“.