Presentiamo oggi una seconda testimonianza raccolta attraverso la dott.ssa Ramberta Roscini, responsabile della RSA Villa Nina a Fratocchie, per raccontare cosa succede dentro la residenza sanitaria ben nota a Marino e in tutti i Castelli Romani. Dopo un primo approfondimento dedicato alla situazione precedente alle festività, parliamo oggi della terapia occupazionale, una delle terapie introdotte a Villa Nina per migliorare il clima sociale interno e la salute dei degenti.
“La giornata in terapia occupazionale di Villa Nina vede la partecipazione di quasi tutti gli ospiti della clinica, davvero in pochi rifiutano di farla” ci fanno sapere gli esperti sanitari di Villa Nina.
“Gli ospiti frequentano seguendo le norme anticovid, con della mascherina, disinfettando le mani e mantenendo la distanza sociale.
Queste norme sono state elaborate con un lavoro di sensibilizzazione e di facile comprensione nella prima fase di Marzo, realizzando dei cartelli disegnati e colorati da loro per facilitare la comprensione delle norme da seguirle che sono stati affissi in tutta la struttura.
Purtroppo questa emergenza Covid non permette di svolgere tutte le attivita’ che veniva svolte precedentemente, in quanto non tutti i materiali possono essere sanificati ( esempio puzzle e carte). Il numero degli ospiti che possono frequentare è ridotto, quindi per ovviare a questo inconveniente lavoriamo su vari turni.
Questo momento difficile per tutti lo è ancor di più per i nostri ospiti, perché sono stati privati delle visite giornaliere dei loro cari, nonostante il personale sanitario cerca di colmare questa mancanza facendo fare delle videochiamate con i loro familiari e anche quando festeggiati i compleanni in terapia occupazionale.
Per mantenere questo clima familiare e di comunità, che noi portiamo avanti da sempre, gli ospiti vengono accolti con un buon caffè caldo, a volte accompagnato da dolci realizzati dagli ospiti stessi, sempre rispettando le norme igieniche e anticovid.
Durante la giornata gli ospiti, svolgono varie attività, ognuno secondo le proprie capacità e difficoltà, seguendo sempre i propri interessi. Alcuni lavorano in maniera autonoma, con supervisione del terapista, con il cucito, l’uncinetto, con i ferri e ricamo.
Queste attività servono a mantenere le capacità cognitive, attingendo alle abilità svolte durante la loro vita e la realizzazione è fonte di aumento della loro autostima. Molti ospiti continuano queste attività nel pomeriggio seguendo le linee guida date dalla terapista.
L’impiego di queste attività negli ospiti con componente psichiatrica, porta un miglioramento dell’umore, un migliore autocontrollo e di conseguenza una migliore socializzazione e condivisione con gli altri ospiti“.
“Inoltre, vengono svolte attività cognitive individuali nei pazienti affetti da demenza e Alzhaimer e altre patologie” ci spiegano ancora gli esperti sanitari di Villa Nina. “Si tratta di attività ludiche tra gli ospiti per mantenere le capacità cognitive e relazionali come il gioco della dama, dove abbiamo riscontrato la partecipazione con interesse in ospiti affetti da sindromi ansioso depressive.
Sono accolte con entusiasmo tutte le attività che hanno un progetto finalizzato, che sia esso la cura delle piante, la realizzazione di un dolce, la costruzione di una casetta per il presepe, la realizzazione di una sciarpa o di un addobbo natalizio.
In passato questi lavori venivano presentati in una mostra nel periodo natalizio, ciò era per gli ospiti motivo di soddisfazione e gratificazione.
Speriamo che al più presto, passata l’emergenza covid si possa riprendere questa tradizione.
Molti ospiti amano colorare e alcuni realizzano in autonomia i propri disegni, abbiamo riscontrato che queste attività risultano stimolanti e rilassanti per tutti gli ospiti ma in particolare per coloro che presentano un’emiplagia destra e quindi sono costretti ad utilizzare la mano sinistra e a sviluppare capacità oculomotorie e di coordinamento nuovo.
In alcuni casi le attività di disegno è propedeutica per un successivo recupero delle attività di scrittura.
In questo tipo di ospiti è anche fondamentale l’utilizzo del tablet per poter comunicare non avendo più la possibilità di esprimersi con l’utilizzo del linguaggio a causa dell’afasia.
Queste attività vengono svolte in clima sereno e per facilitare questa condizione viene impiegata la musica, che per noi è un canale di comunicazione e stimolazione fondamentale soprattutto con gli ospiti con demenza avanzata.
Nel pomeriggio viene svolta anche l’attività di cineforum in cui gli ospiti condividono un di socializzazione che richiede concentrazione, ma anche di rilassamento e risate guardando insieme i film della loro epoca.
Lo scopo principale della terapia occupazionale, in questo tipo di ospiti è creare una relazione con il terapista che sia di tipo funzionale affinchè si possano raggiungere i vari obiettivi tra cui il principale è il benessere dell’ospite“.
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