Con una nota sulla città connessa e le smart city, la candidata a sindaco Gabriella de Felice avvia la sua riflessione sul futuro e l’innovazione per la città di Marino.
Gabriella De Felice è la candidata attuale di una delle coalizioni di Centrodestra ed è appoggiata da importanti personaggi della passata maggioranza, personaggi legati a Adriano Palozzi come Prinzi, Bocci e Minotti.
Una riflessione quella della De Felice che disegna un futuro che sembra ‘apparentemente‘ lontano, ma che non tiene conto della reale situazione in atto a Marino, molto più avanti per la tecnologia, i collegamenti in fibra e in ponte radio comunali.
Infatti, nella nota della candidata di Centrodestra si sorvola totalmente sulla ormai prossima connessione in internet veloce di tutti gli edifici pubblici marinesi, scuole comprese. Rete ottica e radio che i dirigenti scolatici e le scuole, con cui la De Felice dichiara di interloquire assiduamente, conoscono bene.
Una rete digitale comunale innovativa, progettata, finanziata e realizzata dall’attuale amministrazione M5S con l’Ass. ing. Saverio Audino negli ultimi tre anni e che è oramai quasi pronta per andare in esercizio e portare il servizio digitale a Marino a livelli elevatissimi – in ambito scuola, edifici pubblici ma anche in ambito sicurezza del territorio – come si evidenzierà a breve, questione di settimane a quanto pare.
Ecco, comunque, di seguito la nota integrale della candidata di centrodestra Gabriella De Felice.
“In ordine all’innovazione e allo sviluppo. Marino dovrà avvicinarsi al modello di Smart City, città intelligente, che si autosostenga e coniughi innovazione e sviluppo anzitutto con una politica di efficientamento energetico per la quale è fondamentale una piena connettività e una rete wi-fi che copra realmente tutto il territorio. Sarà fondamentale digitalizzare i canali di rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadini, intervenendo sia sulle strutture e i mezzi, dai software al portale stesso, fino ad arrivare a sviluppare una App comunale che sia di proprietà dell’ente locale di cui ad oggi il Comune non dispone. Attualmente, infatti, il Comune fa ricorso a realtà terze. Stiamo leggendo denunce e fatti non belli sulla grave lacuna del plesso in termini di connettività, tanto da arrivare a fornire un servizio a tratti anche gravemente deficitario nelle forme alternative di didattica via internet, divenute fondamentali in questo sfortunato passaggio della Storia che si incrocia con la pandemia da Covid-19 in corso. Per quello che potrò, terrò acceso il canale di comunicazione con le dirigenze scolastiche, con le quali sto già interloquendo per venire a conoscenza di tutte le problematiche tra le quali, quella della copertura wi-fi, non può essere considerata certo secondaria ma anzi dovrà accrescere ulteriormente il valore del corpo docente e dell’offerta formativa che oggi non può prescindere da un rapporto quotidiano e per lo più telematico con le famiglie. Il digital divide dei plessi scolastici è inaccettabile ed è un gap da colmare con immediatezza”.
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