Pubblichiamo di seguito una lettera inviata da una nostra lettrice. Si denuncia nel testo un servizio scadente e non adeguato dal punto di vista dell’igiene relativo all’ambulatorio odontoiatrico del nostro distretto nella ASL di Ciampino. Ecco la denuncia di F. M. T. –
Gentile Direttore,
scrivo queste poche righe per evitare ai futuri pazienti dell’ambulatorio odontoiatrico della ASL di Ciampino di ripetere la traumatica esperienza che ho dovuto affrontare pochi giorni fa in pieno periodo di Covid.
Il 6 marzo espletati i controlli di rito (temperatura, disinfettante mani, controllo nominativo e stanza per l’estrazione del dente), immediatamente mi sono trovata a dir poco a disagio quando il dentista di turno mi voleva far accomodare su una poltrona talmente fatiscente che ho preteso un velo/lenzuolo monouso che solitamente – e non soltanto in tempi di Covid – viene usato in qualsiasi struttura.
Per tutta risposta ho dovuto subire perfino l’inutile e sgradevole sarcasmo del dentista che mi ha detto se avevo paura che il Covid potesse attaccarsi ai miei vestiti!
Superato questo primo disagevole scoglio, ho avuto subito dopo addirittura l’impulso di scappare dallo studio quando, a causa dell’anestesia, dovevo “sputare” nella tradizionale vaschetta che mi sono accorta essere sporca con vecchie tracce di sangue.
Il professionista di fatto mi ha trattenuto e ha chiamato l’assistente per pulire il tutto in modo che potesse finire il lavoro. Ma come se non bastasse quanto già successo al dentista, mentre lavorava per l’estrazione, è calata la mascherina, senza che il “professionista” la tirasse su. Il tutto mentre mi trovavo con la bocca sanguinante e aperta a 10 centimetri dal suo viso.
Ebbene trovo che nel Terzo Millennio in una struttura pubblica italiana e per di più ai tempi del Covid, sia inammissibile il pomeriggio da incubo che ho dovuto trascorrere, affrontando già un’esperienza poco piacevole come l’estrazione di un dente.
E questa è la ragione che mi ha portata a questa civilissima denuncia. Nessuno, e dico nessuno – non soltanto alla mia matura e più che consapevole età – dovrebbe affrontare un pomeriggio da incubo quale quello che ho passato io, con la voglia di scappare con la bocca ancora sanguinante che ancora adesso, a distanza di tempo e a mente lucida, mi suscita rabbia e sdegno. E’ mai possibile che in Italia i cittadini debbano ancora pagare lo scotto di inefficienze facilmente rimediabili e che con un pizzico di attenzione – più che indispensabile di questi infausti tempi – non dovrebbero neanche esistere. Perché è chiaro che tutte le manchevolezze non sono certo da addebitare al solo dentista!!!
Concludo rendendo noto che ho “denunciato” questi misfatti alle autorità sanitarie competenti, non certo per senso di rivalsa o vendetta, ma perché credo che nessuna persona in questi difficili tempi debba subire ulteriori stress che certo non aiutano a superare le già inevitabili fatiche della vita. E perfino al dentista raccomando più attenzione e professionalità (deontologicamente non si possono prendere per i fondelli i pazienti) mentre lavora, perché sono abbastanza saggia da pensare non soltanto alla mia salute, ma anche alla sua e a quella dei pazienti che dopo di me andavano a curarsi.
F. M. T.
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