La notte tra sabato 27 e domenica 28 torna l’ora legale: la storia e le ragioni di questo ‘trucco’

di Gianna Santini

La notte tra sabato 27 Marzo 2021 e domenica 28 scatterà l’Ora Legale e rimarrà in vigore fino al 31 Ottobre 2021.

La consueta abitudine  che da molti anni viene applicata dopo l’arrivo della primavera ha radici lontane e molti potrebbero non conoscerne il relativo motivo. Raccontiamo allora la storia di questa scelta così impattante le abitudini.

L’Ora Legale è stata  applicata per la prima volta nel mondo  nel 1916 nella maggior parte degli stati europei, mentre negli Stati Uniti è stata introdotta nel 1966.

In realtà l’idea parte ancor più da lontano, infatti fu per la prima volta Benjamin Franklin nella seconda metà del XVIII secolo a paventarne la possibilità proponendo di spostare in avanti gli orologi di un ora nel periodo estivo  per affrontare la grave crisi che incombeva in quel tempo, così che le aziende potessero avere un notevole beneficio dall’ora di luce guadagnata. L’ idea però non fu allora presa in considerazione e restò solo sulla carta fino all’ inizio del XX secolo.

In Europa proprio all’inizio del XX secolo  scoppio la  Prima  Guerra Mondiale e si rivalutò il vantaggio di questo escamotage per avere un maggiore risparmio energetico per l’illuminazione. Nel corso degli anni a venire l’ora legale è stata più volte sospesa e riapplicata nuovamente. Nel 1966 entrò definitivamente in vigore.

Di recente l’Unione Europea ne ha abolito l’obbligo per i Paesi Membri, lasciando che ogni stato decida autonomamente. Una richiesta che risale al 2018 con l’approvazione al’84% dei voti di una risoluzione che prevede, appunto, l’abolizione dell’obbligo per i diversi Stati europei di cambiare l’orario due volte all’anno. Ma l’Italia ha sempre accolto con freddezza l’ipotesi di mandare in soffitta l’ora solare. Più di recente, il governo Conte 2 ha deciso di mantenere il doppio orario mentre altri Paesi a noi vicini, come Francia, Germania, Finlandia, Lituania, Svezia ed Estonia, si sono già espressi per l’orario unico per tutto l’anno. Come è evidente, a insistere su questa linea di non applicare l’ora legale sono soprattutto i Paesi del Nord Europa per la maggiore vicinanza con il Polo Nord che determina una copertura di luce in estate molto più lunga rispetto alle nostre giornate italiane.

Va anche detto che la volontà di abolire l’ora legale ha una sua ragione scientifica e sanitaria: evitare una fonte di stress per l’equilibrio psicofisico dei cittadini. Secondo alcuni sondaggi fatti in Europa, infatti, il cambio d’ora sarebbe causa di grande stress psicofisico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*