Cons. Blasetti: ‘una amministrazione vicina alla gente!’. Anche i bambini sorridenti partecipano all’inaugurazione della nuova casa dei servizi

Accanto alla nuova Casa dei Servizi di Santa Maria delle Mole c’è una scuola dell’infanzia, la scuola pubblica Morosini, appena ristrutturata per la copertura del tetto, una scuola che ospita bambini dai 3 ai 6 anni di età.

Al sentire l’inno nazionale e le parole di saluto delle autorità, i bambini e le maestre sono usciti curiosi e sorridenti. E ancora più contenti hanno visto avvicinarsi senza convenevoli il Sindaco Colizza che, piegato sulle gambe per essere alla loro stessa altezza, si è intrattenuto a spiegare quello che stava succedendo. Una scena improvvisa, insolita e per certi versi fuori dagli schemi del cerimoniale.

Così ha commentato alla fine della chiacchierata con i bambini la giornata di inaugurazione della nuova Casa Comunale il Cons. Alessandro Blasetti.

“Finalmente nuovi uffici per i servizi di proprietà del comune tornano a beneficio dei cittadini” ha esordito Blasetti “con una struttura che finalmente è stata realizzata grazie al grande impegno dell’attuale amministrazione e tutti gli uffici preposti. Ad apprezzare la nuova struttura non sono solo i cittadini, ma anche i bambini della adiacente  scuola dell’infanzia Morosini. Infatti, l’area in oggetto è stata per lunghi anni estremamente degradata, costringendo i genitori che accompagnavano i piccoli a scuola a slalom tra recinzioni abbandonate parcheggi inesistente e secchioni dei rifiuti pubblici, almeno fino a quando non è stato introdotto da questa amministrazione il porta a porta nel 2018. 

Oggi la situazione è stata totalmente ribaltata, l’area è completamente riqualificata e i bambini sorridenti e curiosi chiedevano spiegazione al Sindaco di cosa stava accadendo in quella nuova struttura. In tutto ciò  il fatto anche per me speciale è stato vedere i sorrisi dei piccoli bambini, soddisfatti anche loro di questa importante novità. Una bella testimonianza di una amministrazione vicina alla gente!”.