Le storie dell’angelo: l’albero Marinese che non volle morire. Le stelle e le formiche

Gianna Santini

4 anni fa

di Gianna Santini –

Volando al di qua e al di là nell’universo infinto, il mio sguardo si fermò su un immagine presentatami agli occhi dalla natura.

La forza della vita mostrata da un albero.

Questa visione mi ha catapultato nel film della mia Marino. La tradizione di un bellissimo feudo, dove la storia straripa di personaggi blasonati che nel corso dei secoli hanno lavorato per la città e, come per un albero, hanno fatto crescere ed affondare sempre più le sue radici nella terra. E la terra, la terra di Marino, si è presa cura della città, permettendo al tronco di crescere rigoglioso e forte per il bene dei suoi abitanti.

Con lo scorrere dei decenni, l’albero si rafforzava, la sua maestosità veniva narrata di paese in paese tanto era bello.

Tutto questo fino ad un passato a noi più vicino, quando le genti del luogo non si presero più cura dell’albero, così che invece di accudirlo, addirittura gli tagliarono le radici.

E fu così che l’albero maestoso, privato delle sue radici, iniziò la lenta e straziante agonia. L’albero lottò con tutte le sue forze, ma all’improvviso cinque anni fa, in una notte buia, il povero albero agonizzante e in preda al delirio, fece l’ultimo sforzo, alzò quel che era rimasto dei suoi rami verso l’alto, nel tentativo di guardare il cielo un’ultima volta … e come per incanto vide le stelle avvicinarsi a lui. Le stelle con la loro luce cristallina lo inondarono di energia, trasmettendogli una forza per avviare la sua guarigione e promettendogli che non lo avrebbero più lasciato solo. Così, la forza dell’amore e della passione fecero il miracolo.

La sua rinascita è in atto, ora l’albero non è più solo, anche molte e – da sempre – operose formichine sono arrivate a sua difesa, curando le sue radici e rafforzando la luce delle stelle.

LA TERRA e il CIELO sono CON TE MARINO

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