Dopo le polemiche seguite alle proposte del centrodestra e del centrosinistra di rimodulazione e riduzione della TARI a Marino bocciate nell’ultimo consiglio Comunale, un lungo post del Sindaco Carlo Colizza esprime le ragioni della scelta della maggioranza sul tema della Tariffa Rifiuti che si dovrà pagare nel 2021 a Marino.
“Emendamenti e mozioni sghembe presentati, anche fuori termine” si legge sulla pagina FB di Carlo Colizza “al solo fine di sollevare temi ad uso politico/elettorale con la consapevolezza che gli stessi non hanno alcuna possibilità di essere accolti o discussi. Questo lo spessore che caratterizza alcuni “professionisti di lunghissimo corso” della politica locale, una testimonianza di pressapochismo non solo verso il consiglio comunale ed i suoi regolamenti ma, soprattutto, verso quelle categorie di cittadini che vengono continuamente illusi da tali apodittici slanci. Alzare polvere negli occhi, in un periodo come questo, è la cartina tornasole di una visione della politica e dell’essere rappresentanti dell’intera città che non trova altre giustificazioni al di fuori dell’uso e consumo personale delle prerogative che i cittadini ci hanno affidato.
Ad oggi, le fantasiose operazioni spacciate come ricette salvifiche sono impraticabili perché la legge impone di utilizzare, per le finalità di sgravio, solo il gettito fiscale locale – con tagli ai servizi garantiti dalle stesse entrate – e non spostare somme a casaccio, o coprire il minor gettito a danno delle utenze domestiche.
Quello che si farà è tenere la porta aperta in attesa di una nuova deliberazione di ARERA che chiarisca i margini per intervenire sulla copertura di eventuali ulteriori sconti in bolletta senza che questi debbano essere sostenuti dalle famiglie o trovare la loro copertura in servizi da tagliare.
Dal punto di vista dei termini di pagamento della TARI agiremo per permettere ai cittadini di posticipare i pagamenti, confidando che chi ne ha la possibilità – come già avvenuto in passato – possa adempiere prima di novembre 2021, secondo le normali scadenze.
E’ vero che le bugie hanno le gambe corte ma, per rispetto delle difficoltà che i cittadini tutti vivono, sarebbe meglio smettere di produrne“.