Annamaria non ce l’ha fatta: la notizia si è diffusa con il suo velo di grande tristezza nella mattinata di questo 21 aprile 2021.
La maestra dell’Anna Frank di Frattocchie si aggiunge al lungo elenco di femminicidi che sta a mostrare agli occhi di tutti un problema enorme culturale che ancora esiste, purtroppo, nella nostra società. Annamaria Ascolese originaria di Sarno era stata raggiunta venerdì scorso da alcuni colpi di pistola sparati dal coniuge, il carabiniere Antonio Boccia, poi suicidatosi nella casa di famiglia di Marino, nel quartiere di Costa Caselle. La donna era ricoverata all’ospedale “San Camillo” di Roma. Nei giorni scorsi aveva subito alcuni interventi chirurgici. Nonostante l’impegno attento del personale medico, questa mattina è sopraggiunto il decesso.
Da quanto emerso nelle indagini, probabilmente il vice brigadiere dei carabinieri, non accettava che la loro storia d’amore fosse alla fine e con la pistola le ha sparato. Poi, pensando di avere ucciso la donna, ha puntato l’arma contro il suo cuore e ha fatto fuoco suicidandosi.
Annamaria Ascolese si era trasferita da Sarno per vivere a Marino insieme ad Antonio Boccia alle tre figlie. Pare che di recente avesse deciso di lasciare la casa del marito per andare a vivere dalla sorella. Tale decisione potrebbe essere stata quella che ha poi portato al terribile epilogo di venerdì scorso.
Marino si è stretta nella morsa del dolore e del cordoglio, dalla scuole, l’IC Primo Levi, ai genitori degli alunni di Annamaria a tutta la comunità locale. Un dolore per una morte ingiusta e che deve far riflettere tutti noi su un modello culturale sbagliato che non cessa di fare ogni giorno parlare di sé.
Un modello che le nuove generazioni devono rifiutare, sostituendolo con la tolleranza, la razionalità e il rifiuto di modelli sbagliati che vorrebbero imporre scelte ad altri con la violenza.
Leave a Reply