di Annamaria Pace –
Quando venne aperto il sottopasso di Palazzo Matteotti, tanti anni fa, i marinesi apprezzarono molto di essere facilitati nel passare dal Corso principale del paese direttamente alla “Villetta” come noi la chiamiamo da sempre. Nel corso degli anni, quello che era il giardino privato di Villa Desideri divenne un quartiere residenziale molto importante. E vi si accedeva proprio percorrendo Parco degli Eroi, “La Villetta”. Noi marinesi non avevamo contezza all’epoca di quanto fosse bello il panorama che si presentava ai nostri occhi e a quelli dei turisti della domenica affacciandosi semplicemente dalle ringhiere del grande belvedere.
Per anni il sottopasso fu soltanto una comoda scorciatoia per accedere a tutto questo.
Ma improvvisamente colse l’attenzione di persone meno attente al decoro della città, che lo trasformarono in un luogo malsano, nonostante costituisse anche l’accesso alle gallerie sotterranee molto interessanti da visitare.
Finalmente l’Amministrazione Comunale ha incaricato l’Accademia Castrimeniense, Associazione presente nel territorio da svariati anni, di affrescare le pareti del sottopasso rendendole piacevoli alla vista dei passanti, ma anche un eccellente biglietto da visita per chi ha interesse a visitare la nostra città, che ha innumerevoli angoli interessanti da ammirare.
“Attraverso un cammino di crescita spirituale ci si libera della pesante materia e dei suoi lacci in un’esplosione di vita germogliante”. A decorare un arco troviamo questa esplosione di colori che ricorda un Canto della Divina Commedia “La speranza ha fior del verde”.
Su ognuna delle pareti di questa galleria troviamo immagini che ci accompagnano nel cuore di Marino. E così ammiriamo i colori ripresi dai nostri tramonti, la Basilica di San Barnaba, le “lavannare” che animavano i fontanili, luoghi di incontro delle nostre nonne, il Mito di Mitra, il Cavallo Marino della Fontana del Nettuno, la Fontana dei Quattro Mori, posta al centro di Piazza Matteotti dove un tempo i giovani si ritrovavano ogni sera senza darsi appuntamento. Là, tra una chiacchiera e l’altra, nascevano amicizie ed amori; ci si accordava per andare a fare un giro al mare o per andare ad un concerto o per fare un giro in macchina. Ognuno di noi aveva la certezza, uscendo di casa, che in piazza avrebbe trovato qualcuno con cui passare un po’ di spensieratezza.
Più in là la nostra mente torna al ricordo di Cammillo ‘U Lope, personaggio della nostra infanzia che, si diceva, vivesse all’interno del Barco Colonna, parco che possiede un microclima particolare che permette la conservazione di piante che non sopravvivrebbero altrove, nel nostro territorio.
Non poteva mancare la rappresentazione di insieme dei nostri vicoli, memoria del nostro passato e speranza di vitalità per il futuro del nostro paese.
In mezzo a tanta pittura, il Mosaico con lo Stemma di Marino con tralci di vite.
“Ringrazio gli artisti che hanno trasformato questo spazio in una cartolina, che rappresenta al meglio le caratteristiche della città”, questo il commento del Sindaco Carlo Colizza che ha partecipato commosso all’inaugurazione di questo piccolo gioiello di arte nostrana.
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