Gianfranco Venanzoni è il candidato del PD e di una parte minima del centrosinistra. Ma non solo questo. Ambizioso e molto ben finanziato dalle lobby dei costruttori, il rampollo figlio di Pietro- noto politico e costruttore marinese sulla scena da quaranta anni sul territorio – ha impostato una aggressiva campagna denigratrice del lavoro svolto dalla maggioranza uscente a guida grillina.
Tutto lecito, si intende, anche le frequenti figuracce del Venanzoni, i soldi buttati su Facebook per le costose sponsorizzazioni nazionali con associate parolacce di cittadini Piemontesi, Sardi e di Canicattì, e, infine, le ripetute prove di totale impreparazione amministrativa e tattico-strategica in politica.
Ma ci sta, questa è la politica per il PD marinese dalla sua fondazione ed anche per il sig. Venanzoni. La sua ambizione è, per giunta, benedetta anche dall’eterno capobastone politico PD Bruno Astorre che, evidentemente, deve aver preso i suoi puntuali accordi più in alto, come al solito.
La mossa finale, poi, di accoglienza trionfale della lista di centrodestra di Prinzi, Bocci, Minotti e in ultimo anche Ottaviani – 4 ex pilastri delle maggioranze di Palozzi e del centrodestra – rischia di trasformare la sua candidatura in una farsa che confonde anche i più ingenui elettori.
Dietro di lui, infine, ben nascosto ma noto a tutti, l’ex sindaco di centrodestra condannato Fabio Silvagni con i suoi ambiti voti, buoni e soprattutto necessari per immaginare di arrivare al ballottaggio.
Dal Centro-Sinistra-Destra di Venanzoni sono alla fine fuggiti gli ambientalisti, la sinistra, le forze civiche genuine e la sinistra più radicale. Resta solo un arruffato comitato di affari che parte dall’ex parlamentare PSI degli anni settanta Giulio Santarelli, passa per gli ex assessori di Palozzi Prinzi e Bocci e finisce all’ex sindaco arrestato Fabio Silvagni.
Del resto Venanzoni incarna l’uomo d’affari benestante che scende in politica, con i suoi finanziamenti e lobby di supporto. Non si poteva oggettivamente pretendere di più.
Una ‘genialata’ alla ‘Renzi‘ o il suicidio finale del PD di Marino?
Lo sapremo a breve, dopo il 4 ottobre.
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Sono disgustato, amareggiato e anche arrabbiato.
Mi sono ripromesso di dare l’esempio e non entrare in polemiche o scontri. Alla gente interessano i fatti, ma qui si supera il limite.
Come vi permettete? Che giornalismo è questo?
Comitati d’affari? State parlando di gente libera e onesta come lo dovreste essere voi fino a prova contraria.
Se mi metto a scrivere io dei posti di lavoro che vi siete dati approfittando della consigliatura, o dei soldi spesi illegittimamente o delle delibere e determine o dei documenti che vi siete affrettati a buttare in barba alle legg, delle consulenze, degli incarichi opachi e tanto altro, cosa pensate possa dire la gente?
Avete governato per 5 anni fate la vostra propaganda e piantatela di fare i sepolcri imbiancati che accusano offendono e odiano a tel punto da far arrossire il diavolo.
Basta!! La politica è dialogo, confronto e rispetto per tutti. Mi auguro che chi avete offeso cosi brutalmente vi quereli. Questa codardia questo opportunismo beceri fanno male a tutta la Città.