di Gianni Morelli –
Un cambio drastico. Un deciso ritorno a quelli che erano i caratteri portanti delle Amministrazioni precedenti che erano stati momentaneamente sospesi nel corso di una gestione della Cosa Pubblica molto orientata a una corretta gestione del Territorio e necessità dei suoi abitanti.
Questi ultimi cinque anni sono stati caratterizzati da una conduzione forse ingenua dal punto di vista dell’attuale modo di concepire la politica, ma indubbiamente incentrata su una visione di concretezza e onestà.
Chiunque si soffermi a considerare quali risultati siano stati raggiunti, non può esimersi dal confermare questa asserzione!
Ingenuità che è proseguita nel corso della lunga campagna elettorale che ha visto gli Amministratori in carica, sicuri della validità del loro operato e poco supportati da parte del loro Movimento di riferimento, rimanere quasi in attesa di un doveroso riconoscimento da parte dei Cittadini.
Posizione nettamente diversa da quella di quanti avevano forti interessi personali per ritornare al potere che, forti del supporto di politici molto allenati all’uso degli strumenti di prevaricazione e persuasione più efficaci, hanno usato tutti i mezzi possibili per affossare gli innegabili meriti dei loro avversari, probabilmente anche stimolati dalla possibilità di gestire secondo criteri diversi gli elevati finanziamenti che arriveranno.
Ma l’elemento determinante nel contribuire al risultato finale è stato l’abissale disinteresse dimostrato dalla popolazione.
E’ noto come l’assenza di un solido tessuto sociale che unisca i cittadini e la serpeggiante sfiducia negli Amministratori indotta dai loro avversari, portino a quello scontento generalizzato che è l’humus nel quale si espandono le radici dell’antipolitica e del radicalismo.
Quindi due compiti principali per quanti hanno a cuore le sorti della nostra città:
• non becera opposizione ai nuovi Amministratori, ma stretto controllo del loro operato
• costruzione di un ampio tessuto sociale privo di bandiere ideologiche e in grado di garantire il rispetto e la
soddisfazione dei reali bisogni dei cittadini
Informarsi e partecipare, per il bene di tutti
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Di ” politica” se ne fa pochissima, oggi, in politica. Il modo di concepire la politica credo sia uno solo, e data dai tempi di Pericle: proporre, attuare, controllare, coinvolgere, migliorare tutto quanto fa società e comunità soprattutto con la forza della credibilità e degli argomenti, che debbono stare senza un minimo di tregua a disposizione chiara e possibilmente, il più possibile, convincente di tutti coloro che si occupano di politica. Che poi, in democrazia, sono tutti i cittadini.
Questo articolo è forse la prima analisi post-elettorale che in maniera abbastanza
” responsabile” e tendenzialmente obiettiva affronta momenti e causa della sconfitta dell’Amministrazione uscente. Rileverei che l’autore bypassa un po’ ( qualsiasi concezione si abbia della 《 politica》) le cause effettive del mancato ” obiettivo” del coinvolgimento ampio di larghe fasce di cittadini in un contesto di presunta ” buonissima amministrazione”. Mi spiego meglio: se il Sig. Morelli ritiene questo aspetto fondamentale in politica e in amministrazione, quali sono, a suo giudizio, le cause di questa da lui stesso riconosciuta penalizzazione forte?
A prescindere, comunque, sono da apprezzare gli spunti di analisi e riflessione che non si limitano agli alti lai delle prefiche comprensibilmente dispiaciutissime. In questo senso, dopo una ventina di giorni dal responso elettorale, è giusto registrare una positiva novità nel cosmo pentastellato marinese