Palozzi coinvolto in una nuova inchiesta giudiziaria: due provvedimenti emessi d’urgenza dalla Procura con il sequestro di 4 milioni di euro

Mentre è in corso il processo per il suo coinvolgimento nell’inchiesta legata ai risvolti delle Stadio delle Roma che portò ai suoi arresti domiciliari assieme a Luca Parnasi, si apprende dalla stampa nazionale che una nuova azione della procura di Velletri si è abbattuta sul Consigliere Regionale di Cambiamo con Toti.

Bloccati con sequestro dalla procura denaro contante, depositi bancari e polizze assicurative per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro in esecuzione di due provvedimenti d’urgenza, poi convalidati dal giudice per le indagini preliminari.

Le misure di sequestro costituiscono al momento l’esito ultimo di complesse indagini nei confronti di un’impresa di trasporti e logistica operante da poco tempo a Pomezia e proveniente da Anzio. Le misure sono state eseguite dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Roma e dalla Compagnia di Nettuno.

Nel corso di una verifica fiscale, le forze dell’ordine hanno appurato che la società, a fronte della dichiarazione di spese sostenute per lo sviluppo di una nuova applicazione informatica per la gestione dei processi lavorativi, in realtà mai implementata, aveva maturato un credito di imposta di circa 1,6 milioni di euro, indebitamente compensato con debiti tributari e previdenziali.

La tecnica di questo tipo di frodi è ben nota alle forze dell’ordine e ai finanzieri: si generano costi fittizi per ottenere sgravi fiscali.

In aggiunta a queste accuse, gli accertamenti delle Fiamme Gialle della Compagnia di Nettuno hanno rilevato che i vertici dell’impresa, che negli anni era riuscita ad acquisire importanti commesse dalla grande distribuzione, avevano trasferito soltanto sulla carta la forza-lavoro dipendente in capo a cooperative nella pratica non operative, con cui venivano simulati contratti di appalto di servizi.

L’interposizione di questi soggetti giuridici aveva consentito alla società  di evadere l’IVA e di non versare le ritenute fiscali, previdenziali e assicurative. In questo modo, da quanto si apprende, la società aveva praticato alla propria clientela prezzi particolarmente vantaggiosi, ai danni delle imprese concorrenti che invece erano rispettose delle regole.

Nell’indagine, come detto, risulta indagato il consigliere regionale del Lazio Adriano Palozzi, ex sindaco di Marino, oggi esponente di spicco di “Cambiamo” con Toti.

Il politico marinese si è affrettato nel dichiarare che chiarirà tutto, ma la serie di eventi che si concentrano da anni intorno al suo operato non sembrano essere di poco rilievo penale né facilmente allontanabili.