E’ bastato seguire il Consiglio Comunale del 19 gennaio per capire esattamente dal livore del nuovo sindaco Cecchi cosa pensa del Bilancio Partecipato, che – va detto – tanto ha cavalcato nei primi giorni del suo nuovo mandato con passarelle, i soliti sorrisi stampati, selfie e foto.
La nota dell’opposizione rappresentata da Blasetti, Cerro, Colizza e Carmesini che avevano presentato una mozione per la sua riproposizione nel 2022 è durissima.
“Uno strumento democratico che evidentemente non piace alla nuova amministrazione” esordisce il comunicato dei quattro consiglieri di opposizione “Non era mai accaduto che nel nostro Comune, prima di Colizza, si mettesse a disposizione uno strumento rivolto a tutte le realtà locali per proporre iniziative: associazioni di categoria- culturali e sociali, ai comitati e cittadini tutti. È stato definito ‘discriminante, marchetta politica e fallimentare‘, oltre ad aver ritenuto che tra i presidenti di categoria, alcuni non avrebbero avuto capacità organizzative.
Questo è quello che purtroppo è emerso in questa sede di Consiglio Comunale, pure in modo esacerbato, da parte del Sindaco Cecchi, che queste espressioni doveva averle sul gozzo.
È utile ed opportuno, anche sottolineare il termine ‘discriminante‘ usato dalla consigliera Minucci. E allora vorremmo ricordare sia a lei che a tutta l’Amministrazione, che questo progetto è stato scelto con i voti dei cittadini, la modalità di selezione è stata altamente democratica e senza alcuna ingerenza da parte dell’ex amministrazione, ogni votante lo potrebbe testimoniare. Ma fa comodo ancora raccontare falsità.
Comunque, cari cittadini, quello che emerge è che la democrazia non è per tutti“.
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