di Caterina e Anastasia Bornaccioni –
“E che fai lo butti?”
Siamo cresciuti sentendoci ripetere molto spesso questa frase. Sembra una domanda innocente ma … non è una domanda!
È un rimprovero finalizzato a responsabilizzare i bambini (e non solo) sul rapporto che hanno con gli oggetti dall’inizio alla fine, dall’acquisto al cestino.
Quando compriamo qualcosa siamo soliti pensare che quell’oggetto è nostro ma nel momento in cui lo buttiamo, ci illudiamo che il rapporto si interrompa e che quella “cosa” non sia più un nostro problema. Gli oggetti che acquistiamo o che ci vengono regalati sono nostri anche nel momento in cui li gettiamo via. Eticamente ne siamo ancora responsabili, come gli oggetti di proprietà anche i rifiuti saranno lasciati in eredità ai nostri figli, continuando a essere Nostri per sempre.
Dobbiamo abbandonare l’idea dell’economia lineare che prevede la produzione, il consumo e lo smaltimento dei prodotti e abbracciare l’idea di un’economia circolare dove le risorse non vengono sprecate e viene garantita l’ecosostenibilità del sistema.
Cosa possiamo fare come cittadini per sostenere l’economia circolare?
- Prima di comprare chiediamoci “mi serve davvero?”; scegliamo di acquistare prodotti che durano di più evitando l’usa e getta; rifiutiamo di accettare e comprare cose superflue; ripariamo gli oggetti danneggiati per allungarne la vita. Tutto questo è RIDUZIONE e significa limitare a monte la creazione di nuovi rifiuti.
- Vendiamo o doniamo ciò che non utilizziamo più; troviamo un nuovo utilizzo per oggetti che abbiamo già. Tutto questo è RIUSO e significa offrire una seconda vita a un oggetto in buone condizioni.
- Destiniamo il nostro rifiuto a chi fa una raccolta specifica; differenziamo affinché il nostro oggetto possa tornare ad essere nuovamente una materia prima; smaltiamo i rifiuti seguendo le indicazioni del comune e quelle riportate sulle confezioni dei prodotti. Tutto questo è RACCOLTA, è alla base del RICICLO dei materiali ed è un dovere di ogni comune e di ogni cittadino.
Ogni cittadino italiano produce mediamente 500 kg di rifiuti urbani all’anno. Non arriveremo a produrre zero rifiuti dall’oggi al domani ma ognuno di noi può fare qualcosa per ridurre la quantità di indifferenziato che riempie le discariche del nostro territorio.
In questa rubrica vogliamo offrire qualche consiglio utile e qualche spunto riflessivo per migliorare le nostre azioni. Ogni ambito della vita necessita di azioni per ridurre i rifiuti che produciamo, vogliamo affrontare ogni singolo aspetto e riempirlo di consigli a chilometro 0, tagliati su misura per i cittadini di Marino e dintorni.
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