di Caterina e Anastasia Bornaccioni –
Eh sì, pare che facciamo troppo shopping! Una ricerca inglese svela che trascorriamo sei mesi della nostra vita davanti all’armadio per poi mettere sempre le stesse cose. In media solo il 40% viene indossato regolarmente mentre il resto serve solo a complicare la scelta.
La colpa è anche del FAST FASHION. Il consumatore è invogliato a comprare dal prezzo basso ma questi vestiti non sono destinati a durare e spesso vengono abbandonati.
Allora che si fa? Compriamo vestiti più cari? No! purtroppo il prezzo alto non è garanzia di sostenibilità, né tantomeno di qualità in termini di durata del capo.
Come possiamo ridurre l’impronta ecologica dei nostri vestiti?
- RIDUCI IL CONSUMO. Quando decidi di fare shopping cerca sempre di immaginare l’outfit che vorresti indossare, evita acquisti impulsivi di capi difficili da abbinare a quelli che già possiedi. Prediligi i marchi ecosostenibili: l’app “Ecofashion” ti suggerirà qualche negozio, ma consulta anche https://www.ilvestitoverde.com/scopri-i-brand/ per scoprire i brand più sostenibili. Allunga la vita dei tuoi capi spalmando il loro utilizzo su più anni: se il capo è in buono stato puoi provare a rivenderlo presso un negozio dell’usato, una piattaforma online o scambiarlo con amici e parenti. Esistono vari negozi a Roma dove potrai acquistare capi di seconda mano in buono stato: compra abiti usati!
REGALA. puoi regalare i tuoi vestiti a diverse associazioni come per esempio alla “Caritas città di marino”. Ricordati di rispettare sempre le regole dell’associazione a cui stai donando, le più comuni sono quelle di donare abiti in buono stato e puliti.- RIPARA. Non dimenticarti che i vestiti possono essere riparati e modificati. Vi consigliamo un paio di sartorie in zona che doneranno nuova vita ai vostri abiti:
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- “Sartoria Dany 86” presso il centro commerciale “La Nave” di Frattocchie;
- “Mara Riparazioni Creazioni Sartoriali” Largo dei Lecci 3 a Santa Maria delle Mole.
- RICICLA. Su https://www.ilvestitoverde.com/scopri-i-brand/ troverete numerosi brand ecosostenibili che partono da materie prime seconde (materiali riciclati) per creare nuovi capi. Il riciclo si può fare anche in casa grazie alla creatività, per esempio possiamo utilizzare abiti passati di moda per il nostro costume di carnevale oppure gli abiti usurati si possono utilizzare per creare imbottiture di puff e cuscini.
- RACCOGLI. nel nostro comune i rifiuti tessili possono essere conferiti presso i punti di raccolta comunali siti in via Ferentum 1 e via Pietro Nenni 13 a Marino. La raccolta degli indumenti usati si traduce per il 50-70% nella rivendita e nella donazione ai bisognosi, inviati anche oltreconfine, per il 20-30% nel riciclo e, per il 10%, nello smaltimento. Se infine trovate per strada dei punti di raccolta permanente (i cassonetti gialli) verificate sempre che ci sia il logo del comune o i riferimenti dell’associazione che se ne occupa.
La moda è una delle industrie più inquinanti al mondo, e per questo motivo, nel 2019 al G7 le più importanti maison del mondo hanno firmato il fashion pact: aziende, fornitori e distributori si sono impegnati per una trasformazione sostenibile, ad oggi l’accordo conta 250 marchi firmatari: circa il 35% del settore.
Attendendo la rivoluzione ecologica, iniziamo noi per primi il cambiamento!
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