Complice il caldo afoso abbiamo avuto modo, come rappresentanti della redazione di Noi Cambiamo e vecchi amici, di incontrare Adolfo Tammaro, ex Assessore ai LLPP e poi all’Ambiente della Giunta di Marino dal 2016 al 2021. Durante questo incontro estivo, oltre a bere una bevanda fresca, sono nate delle domande e le conseguenti risposte che, crediamo, possano contenere spunti interessanti di riflessione per molti cittadini di Marino che riconoscono ad Adolfo Tammaro impegno civico, equilibrio ed onestà nei comportamenti.
Adolfo, tu rappresenti da oltre un decennio l’Attivismo Civico a Marino ed il Movimento per il Cambiamento – quello delle Formiche – da te fondato ha fatto opposizione dura in Consiglio Comunale ai tempi dei progetti edificatori del Centro Destra sul Divino Amore. Come giudichi la sconfitta elettorale del M5S di Marino ed il futuro dell’attivismo civico sia a livello locale, sia a livello nazionale?
Mi avvicino a compiere 70 anni e difficilmente mi lascio prendere dall’agitazione o dalla superficialità. Mi sembra oggettivo che i Cittadini non abbiano più fiducia nel voto e quindi l’attivismo civico sia diventato rappresentativo solo di una parte minoritaria della popolazione. Questo lascia, purtroppo, di nuovo largo spazio ai politicanti di professione ed agli interessi delle lobby, quella dei costruttori in primis.
E sul M5S cosa ci dici? Ha terminato la sua corsa?
I Partiti non sanno fare formazione e sono diventati solo un ‘logo’ accanto alla faccia di Tizio o di Caio. Il M5S è stato, a mio parere, il miglior “contenitore” politico per quei Cittadini che volevano dedicarsi al bene pubblico. A Marino abbiamo lavorato bene e con onestà con l’obiettivo di migliorare il funzionamento degli uffici. Non abbiamo saputo spiegarlo ai nostri elettori ed abbiamo perso perché troppi non sono andati a votare. Peccato. Il cambiamento era stato faticosamente avviato e adesso è fermo.
A livello nazionale Conte ha gestito il Covid al meglio ma evidentemente il M5S, una volta entrato nei meccanismi di Governo, ha esaurito la sua spinta.
Quindi l’uscita di Di Maio farà bene o male al M5S?
Di Maio e tutti coloro che lo hanno seguito hanno fatto una mossa di calcolo politico. Sono quindi “politicanti” e come tali dannosi alla possibilità di rinnovamento della classe politica che resta la principale promessa non mantenuta per il nostro Paese.
Può essere il “campo largo” la strategia per realizzare il rinnovamento della classe politica a livello nazionale e anche a livello locale?
Già nella domanda l’uso della parola “strategia” mi insospettisce e mi fa pensare a qualche furbetto che “governa” o vuole governare questa strategia.
Ha senso parlare di “campo largo” se mancano i nuovi giocatori?
Sono anni che facciamo le elezioni e poi sistematicamente chiamiamo gli uomini del destino a salvare l’Italia – Amato, Ciampi, Monti, Draghi e qualcuno che forse ho dimenticato-.
A livello locale idem. Sempre gli stessi nomi.
Quindi per coerenza possiamo dire che l’ex Assessore Adolfo Tammaro non è interessato a nuovi ruoli nella politica locale?
Ho messo in evidenza sin dalla prima risposta la mia età. Mi sono impegnato per oltre 10 anni prima facendo il Consigliere Comunale di opposizione e poi come Assessore. Sono a disposizione per trasferire quello che ho imparato a livello amministrativo e penso che l’impegno ambientalista sia oggi una necessità ed il più forte filo conduttore per legare gli interessi delle singole categorie di cittadini con il miglioramento della qualità della vita di tutta la Comunità.
Su questo sono pronto ancora a lavorare.
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