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Marco Cacciatore(EV): EGATO, risultato storico, Roma ATO a sé stante e salvaguardia per investimenti pubblici sulla gestione dei rifiuti

Marco Cacciatore al termine della votazione (dopo la mezzanotte) per l'allargamento Parco Appia Antica

Una buona notizia sul futuro, almeno per quel che riguarda gli impatti sui territori dovuti al trattamento dei rifiuti. Potremmo dire in parole semplici, che ogni ‘ambito’ dovrà restare solo nel proprio ‘ambito’, a partire dai rifiuti.

E’ al solito il molto attivo consigliere regionale ambientalista Marco Cacciatore (EV) che commenta l’approvazione della legge che introduce EGATO (Ente Governo Ambito Territoriale Ottimale).

Roma sarà un ambito a sé: non potrà esportare né importare rifiuti urbani e dovrà insediare un sistema impiantistico sul suo territorio in modo sostenibile. Proprio come chiedevo, insieme ad altri colleghi, sin dal Piano Regionale Rifiuti. Gli Enti di Governo degli Ambiti Territoriali Ottimali dei rifiuti saranno responsabili della raccolta differenziata, degli affidamenti, dell’organizzazione e del controllo dei servizi.
Ma in una Maggioranza composita e che sa ascoltare tutte le sue anime, questo non coinciderà con quanto sta accadendo per il ddl Concorrenza a livello nazionale, né ripercorrerà gli errori fatti per il servizio idrico.
Saranno piuttosto salvaguardate la prossimità di impianti e servizi, le realtà a capitale pubblico esistenti e la possibilità per i territori di crearne di nuove, evitando che la necessità di profitto per i grandi soggetti privati vada a danno di tutto e tutt*.
Questi i cardini della Legge EGATO rifiuti in Regione Lazio, dopo un percorso lungo ma di continuo confronto, di cui mi ritengo soddisfatto.
Un altro passo che la Regione compie, dopo il Piano Rifiuti che ha posto fine a 18 anni di incertezza. Ora sta a tutti i livelli istituzionali dar forma a quello che in Consiglio Regionale approviamo, a partire dagli organi della stessa Regione per discendere fino ai Comuni”.

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