Le colonnine elettriche della disonestà intellettuale della nuova Giunta a Marino
Gianna Santini
Mentre l’assessore Rinaldo Mastantuono della Giunta Cecchi con un Comunicato stampa di poche ore fa – vedi in fondo all’articolo il post – dichiara a riguardo delle nuove colonnine per la ricarica delle auto elettriche: “E’ un progetto nato da zero che abbiamo realizzato grazie ad uno studio attento delle esigenze del territorio. Marino è pronta a voltare pagina verso il futuro …” il M5S tira fuori gli atti che hanno portato alla loro realizzazione. Ebbene gli atti sono del giugno 2019 con la Delibera di Giunta comunale n. 80 del 14/06/2019. Qui trovate l’atto.
La verità, che Mastantuono mostra di voler calpestare con una dichiarazione che ha dell’incredibile, è che l’Amministrazione Colizza aveva sottoscritto con ENEL X un protocollo d’intesa per l’installazione di 8 punti di ricarica doppi equivalenti a 16 stalli per la ricarica di autovetture elettriche sul territorio di Marino. ENEL X aveva dato priorità alle richieste delle città con maggiore popolazione e successivamente si sarebbe interessata alle piccole e medie cittadine. E questo spiega perché ci siano voluti tre anni, tra l’altro con pandemia, per arrivare ad averle sul territorio.
Le indicazioni dei luoghi dove collocare gli impianti di ricarica date da Colizza erano di fatto già state individuate nel 2019 a Marino centro, come fa sapere Saverio Audino, allora Assessore all’Innovazione Tecnologica, presso la Stazione e al parcheggio del Cimitero, a Cava dei Selci nel parcheggio del Piazzale dello Sport, a S.M. delle Mole presso la Stazione, al parcheggio Eurospin e a Largo dei Lecci. Le ultime due postazioni erano state indicate a Frattocchie a Piazza Alessandro Pertini “La Nave” e a Castelluccia nelle vicinanze de “La Fraschetta” in via Nettunense.
Immediata su questo post della Giunta Leghista di Cecchi la risposta del M5S di Marino con un post ironico e che mette in evidenza la disonestà intellettuale – ad essere buoni – messa in atto.
Il M5S di Marino, a conclusione della sua critica, commenta sarcastico “Spiace che nel Cecchistan sia stata rimossa la possibilità anche solo di commentare (sui social istituzionali ndr) le fandonie che scrivono, ed ora abbiamo capito il perché!”
