“La politica locale che vive in prima linea sui territori, le Amministrazioni comunali con i sindaci e i consiglieri che sono a più stretto e diretto contatto con i cittadini hanno ora la grande occasione di dare una seria lezione di credibilità e alla politica nazionale chiedendo, dal basso, una sorta di ‘moratoria sociale’ in difesa delle fasce più deboli della popolazione, come pure delle piccole e medie imprese e degli esercenti locali che rischiano, da qui alla ormai prossima stagione fredda, di essere strangolati dai rincari apparentemente irrefrenabili dei costi dell’energia”.
Con queste parole il direttivo del gruppo Il Centro per Marino rappresentato dai signori Otello Bocci, Umberto Minotti e Marco Ottaviani ha dato mandato al proprio consigliere comunale Roberto Raparelli di intraprendere ogni azione necessaria, sul territorio di Marino, adatta a sensibilizzare l’Amministrazione comunale e tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza sull’emergenza già in corso e legata al caro bollette e all’inflazione andando a incidere in termini ormai insostenibili sui bilanci famigliari.
“Chiederemo un incontro al sindaco Cecchi aperto a tutte le forze politiche e se sarà il caso anche la convocazione di un Consiglio comunale straordinario su questo tema che al momento appare realmente come la priorità tra le priorità” dichiara il consigliere Raparelli.
“In tutta onestà chiediamo una riflessione non solo all’Amministrazione ma agli stessi cittadini. Come facciamo, ora, a pensare e programmare di illuminare a festa la città la prima settimana di ottobre per la Sagra che giustamente dobbiamo e vogliamo tornare a celebrare nella sua meravigliosa pienezza, rischiando, un mese dopo, nella peggiore ma purtroppo non impensabile ipotesi, di dover vedere l’energia e i modi di utilizzo di luce e gas razionati?”
“Per questo, come è già meritoriamente avvenuto nel corso della recente emergenza pandemica – aggiunge Raparelli – come Centro per Marino auspichiamo che si possa arrivare davvero a fare fronte unito per il bene comune dei nostri cittadini. Le soluzioni possono essere molte. Extrema ratio si dovrebbe poter pensare a una variazione di bilancio che consenta al Comune, come è avvenuto in realtà vicine nei Castelli Romani, di sostenersi nel pagamento delle bollette e, qualora servisse, ulteriori e straordinarie modalità di rateizzazione delle imposte comunali. Tuttavia – chiosa il consigliere comunale de Il Centro per Marino – ciò che più conta ora, in primo luogo, è che l’ente locale e il Consiglio comunale non restino immobili e muti di fronte a una situazione di preoccupante gravità sotto il profilo socio-economico per il trascorrere sereno della quotidianità delle nostre famiglie e attività produttive”.
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