Il prossimo 5 settembre ricorrerà il dodicesimo anniversario dall’omicidio del Sindaco “pescatore” Angelo Vassallo.
Il 9 settembre 2010, pochi giorni dopo il suo assassinio, il Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek ha chiesto ai deputati di osservare un minuto di silenzio in memoria di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, in Campania, assassinato dalla camorra. “Angelo Vassallo si è sempre battuto contro le infiltrazioni delle organizzazioni criminali nella sua città“, ha detto Buzek. “Non bisogna sottovalutare il ruolo della criminalità organizzata in alcuni Stati membri“, ha aggiunto il Presidente, “bisogna restare uniti per estirpare questo male dalla nostra società: la morte di Angelo Vassallo non deve essere stata invano“. Vassallo era conosciuto per il suo impegno a favore della legalità e, in particolare, per la lotta contro gli appalti pubblici truccati. (https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20100909IPR81874/minuto-di-silenzio-per-angelo-vassallo). Al Parlamento Italiano, invece, nulla.
Pochi giorni dopo, il 24 settembre 2010, la vedova di Vassallo in un’intervista affermava: “Avverto molto forte il calore e la vicinanza delle persone che mi scrivono messaggi, parole di stima e di affetto. Ogni giorno qualcosa mi parla di lui. Anche il Capo dello Stato ha citato Angelo come esempio in occasione dell’apertura dell’anno scolastico. L’unico che non ha detto nulla è stato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ma questo omicidio non è un problema politico. Angelo era un rappresentante del territorio, e il territorio è di tutti non di una parte“. Ci permettiamo di aggiungere, ognuno ha i suoi ideali e i suoi rappresentanti con le proprie “priorità”.
Tralasciando gli ultimi sviluppi investigativi sul ‘chi’ abbia commesso l’atroce gesto (ci sono libri come “La Verità Negata”, oltre a molti articoli della stampa), in attesa di una verità che manca da più di un decennio ormai, vorremmo ricordare il suo modo di interpretare il ruolo del Sindaco, figura importantissima nella gestione del territorio, primo riferimento dei suoi abitanti.
Angelo Vassallo non si è limitato a svolgere il suo ruolo di Sindaco come mera rappresentanza dell’Ente Comunale, un ruolo ‘semplice’ dove si appare e basta. Angelo Vassallo ha dato letteralmente la sua vita ponendosi contro il malaffare, rappresentato dai traffici di droga e dalla speculazione edilizia, temi molto affini a tante zone del nostro Paese, problemi che non avverte solo chi non vuole vedere!
Consumo del territorio pari a zero! Uno dei primi atti del sindaco Vassallo fu l’abbattimento di uno stabilimento balneare che imbruttiva la spiaggia di Acciaroli dagli anni Settanta. Un piano urbanistico comunale rigoroso mette il territorio al riparo da minacciose lottizzazioni. Era possibile, quindi, fermare le colate di cemento e gli scempi, anche nei decenni scorsi. Chiedetevi come mai il Piano Urbanistico Comunale Generale qui, a Marino, sia stato realizzato solo nel 2021, dopo decenni di (complice?) silenzio di alcuni e un mantra che ripeteva all’infinito che ‘i diritti acquisiti’ dei costruttori erano inviolabili. Informatevi su chi c’era in quegli anni.
La tutela dell’ambiente era un altro dei suoi punti di forza. Non una tutela a chiacchiere, il solito compitino. Appena eletto, Vassallo valuta immediatamente i rifiuti come una sfida cruciale. Da un terreno abbandonato ricava un’isola ecologica, avvia la raccolta differenziata e si dedica a un lavoro capillare di educazione e coinvolgimento della popolazione. Oggi a Pollica la differenziata supera l’80%: uno dei risultati migliori in Italia. Sono gli stessi anni in cui qui, a Marino, c’erano percentuali irrisorie intorno al 20%, la differenziata nei fatti era uno specchietto per le allodole e nemmeno si immaginava un’isola ecologica. Tutto in discarica!
Concludiamo con uno dei suoi migliori aforismi, ancora oggi attualissimo: “Rispetto dell’ambiente e legalità: queste sono le risorse del domani per la costruzione di una nuova felicità e di una nuova economia”.
La Redazione di Noi Cambiamo
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