Nuovo post dell’attivo Consigliere Regionale Marco Cacciatore di Europa Verde, stavolta sul tema dell’Aeroporto di Ciampino, in risposta alle dichiarazioni dell’AD di Ryanair che si è sostanzialmente schierato, per l’ennesima volta, contro la riduzione dei voli imposta dal Decreto Costa dal 2018 a Ciampino.
“Nei giorni scorsi le compagnie Low Cost che operano sull’aeroporto di Ciampino” precisa Cacciatore “hanno fatto dichiarazioni che lasciano di stucco. Dicono che non sono loro a causare l’impatto acustico, scartano l’ipotesi di ricollocarsi e dicono che semmai bisogna ampliare l’aeroporto.
Di recente abbiamo affrontato il tema Ciampino in Commissione Urbanistica, congiunta con le commissioni Ambiente e Trasporti.
I cittadini, raccolti nel Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino – CRIAAC e convocati in audizione, denunciano da tempo la palese violazione da parte delle compagnie del DL Costa, che nel 2017 aveva disciplinato la mole e l’organizzazione dell’aeroporto. Un caso che dimostra una volta di più quanto l’insopportabile o sostenibilità sia sempre data dallo strapotere prevaricante di enormi interessi di pochi sui diritti di Tutti”.
“Ora, allo scadere della legislatura regionale” continua Cacciatore “si parla ancora di progetti alternativi per insediamenti aeroportuali: negli anni abbiamo sentito parlare di Viterbo, Latina, Frosinone.
E poi sarebbe utile porre le basi per valutare le alternative possibili: innanzitutto per sostenibilità, più che per “opportunità” economica che sempre risulta ben poco rispetto alla distruzione, nei casi in cui per avvantaggiare grandi operatori del mercato si lede a Tutto il resto. Stando ai numeri, se è vero che dopo il Covid i numeri sono oggi di nuovo in crescita, il livello dei voli è oggi tornato al 2019: quando la tendenza era già discendente da anni. Stando ai numeri attuali del traffico aereo, il calo registrato consentirebbe anche senza altri aeroporti di alleviare gli impatti insostenibili e sempre più insopportabili dell’aeroporto di Ciampino, avviandolo finalmente a chiusura, partendo almeno dal rispetto del DM Costa.
Grazie al CRIAAC si resta sul pezzo, senza mai mollare di un millimetro”.
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