Con una riflessione sul cemento e sulla speculazione edilizia il candidato della Lista Polo Progressista Marco Cacciatore, che concorre alle Elezioni Regionali a favore di Donatella Bianchi, focalizza il grande risultato raggiunto nella battaglia detta del Divino Amore, dove per lungo tempo sia la destra che la sinistra volevano realizzare una nuova città da oltre 15 000 abitanti contigua a S. Maria delle Mole e Frattocchie.
“Sono tornato davanti ai terreni della cosiddetta speculazione del Divino Amore” esordisce Marco Cacciatore.“Per speculazione urbanistica si intende tutto ciò che viene edificato ma non serve alle esigenze abitative del territorio. Il Comune di Marino avrebbe avuto qui l’insediamento di 15.000 abitanti, tra l’altro senza nessun intervento importante sulle infrastrutture. Un insediamento insostenibile, che avrebbe peggiorato nettamente la vita dei cittadini di quest’area, già negli ultimi dieci anni soggetti a un pesantissimo consumo di suolo”.
“Ho iniziato la battaglia contro la speculazione quando avevo solo 19 anni” prosegue Cacciatore “e ho avuto l’opportunità di portarla a termine in Consiglio regionale 17 anni dopo, insieme all’ampliamento del Parco dell’Appia Antica – unito poi a quello dei Castelli – grazie al quale abbiamo detto per sempre addio alla più grande speculazione edilizia nella Regione Lazio. Da qui prendono forza la battaglia per garantire le idee di sostenibilità, che con la vittoria anche in sede giudiziaria – con il pronunciamento della Cassazione-, si traduce nell’addio definitivo alla speculazione del Divino Amore”.
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