Siamo su un’autostrada per l’inferno climatico con il piede sull’acceleratore

Marco

2 anni fa

di Marco Carbonelli –

Appena tre mesi fa il segretario dell’Onu, Antonio Guterres, ha aperto in Egitto i lavori della Cop27 sul clima e i suoi cambiamenti, poi rivelatasi fallimentare, con queste parole: “Siamo su un’autostrada per l’inferno climatico con il piede sull’acceleratore”.

Da allora la situazione è se possibile ancora peggiorata e l’uso dei combustibili fossili continua con tutte le conseguenze che conosciamo, motore di inquinamento, effetto serra, generatore di guerre e conflitti di potere, con conseguenti investimenti in armi e tutto, ma proprio tutto, nella direzione opposta a quella che dovremmo percorrere per non trovarci in pochi anni nell’inferno climatico che gli scienziati ci hanno anticipato da anni.

“Dobbiamo spostare i sussidi dai combustibili fossili e triplicare gli investimenti nelle energie rinnovabili, dobbiamo rimuovere le barriere e rendere le tecnologie di stoccaggio dell’energia rinnovabile un bene pubblico globale. Dobbiamo abbassare il costo del capitale per le energie rinnovabili nei Paesi in via di sviluppo, dove gli investimenti sono circa sette volte più costosi. E i Paesi sviluppati devono mobilitare 100 miliardi di dollari all’anno” con “metà dei finanziamenti per il clima” che “devono andare all’adattamento”. Sono ancora le parole inascoltate dai grandi della terra del segretario dell’Onu Antonio Guterres, “… la risposta è nelle nostre mani. E anche che il tempo scorre. Stiamo lottando per le nostre vite e stiamo perdendo. Siamo su un’autostrada per l’inferno climatico con il piede sull’acceleratore“.

Ricordiamocelo almeno, prima che sia tutto compromesso.

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