Riceviamo e pubblichiamo il documento pervenuto dal Comitato Avanti Marino! con cui lo stesso comitato si rivolge ai Consiglieri del Comune di Marino ed all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (ODCEC) di Velletri per “avvisare” sui possibili profili di danno erariale legati alla cessione a titolo gratuito dei locali dell’Ostello di Marino all’ODCEC.
Questa decisione trova spazio nell’ambito del Documento Unico di Programmazione (DUP) 2024:2026 – che sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale in occasione della prossima riunione indetta per il 31 luglio p.v. – per formalizzare la destinazione dell’Ostello a “Casa delle Professioni”, casa che inizia a prendere una forma singolare.
Avanti Marino! Avviso per Consiglieri e ODCEC
Come i lettori ricorderanno, abbiamo già trattato la questione evidenziando l’irrazionalità di una scelta che sottrae al bene pubblico un pezzo del patrimonio cittadino, scelta contro cui in Comitato Avanti Marino! ha giustamente promosso una petizione popolare – per la quale è in corso la raccolta di firme – e che l’ex Assessora Ada Santamaita ha definito “Follia mista a favoritismi in risposta alle precedenti elezioni” chiedendo che l’Ostello diventi “polo d’interesse culturale da rimandare ai cittadini per la crescita di Marino“.
Nel documento Avanti Marino! evidenzia che la “la destinazione d’uso di “ostello” fu stabilita con lo stanziamento di ingenti finanziamenti pubblici messi a disposizione dalla ex Provincia di Roma… con con opere di consolidamento statico e adeguamento funzionale dell’ostello alla attività turistico-ricettiva-culturale, per la quale furono anche fornite tutte le attrezzature necessarie allo scopo“, soffermandosi sul “contrasto emergente tra l’attuale destinazione d’uso turistico-culturale, a suo tempo determinata per l’ostello, e la diversa destinazione d’uso di cui necessiterebbe per l’allocazione, in una porzione di detto ostello, della “casa delle professioni” concessa in uso gratuito all’O.D.C.E.C. di Velletri … esentato da ogni incombenza onerosa.”.
Ma non basta: nell’avviso il Comitato scrive che da questa “decisione incomprensibile … sembra emergere una particolare attenzione alla tutela e allo sviluppo delle attività dell’O.D.C.E.C. di Velletri, a scapito del più generale interesse della Comunità marinese, verso la quale detta Giunta comunale di Marino (non i Consiglieri, ndr) … dovrebbe sentire, invece, maggiormente il dovere, etico e morale, oltre che politico-istituzionale, di agire promuovendo iniziative amministrative che siano finalizzate al recupero, alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio immobiliare pubblico … tanto più se classificato, come risulta nel caso dell’ostello, con lo status turistico-architettonico-culturale, ponendosi così in doverosa sintonia con l’art. 5 dello Statuto comunale“.
Cosa dire, scelta sbagliatissima fatta in modi sbagliati quella di “affogare” un provvedimento nell’ambito del DUP che, lo rammentiamo, è il documento principale che costituisce la “guida strategica ed operativa” su cui sviluppare “le principali scelte che caratterizzano il programma dell’Amministrazione (Comunale, ndr) da realizzare nel corso del mandato amministrativo“.
Ne deduciamo, quindi, che sottrarre l’Ostello alla comunità marinese per cederlo, almeno in parte, gratuitamente all’ordine di commercialisti di Velletri, è una di quelle scelte che caratterizzano il programma dell’Amministrazione Comunale.
Stanno tutti ancora sorridendo gli elettori di Cecchi?
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