20 anni: il compleanno di Facebook

Gianni Botta

10 mesi fa

Ebbene sì, anche noi volevamo discettare un po’ del festival (che ci guardiamo bene dal nominare per non evocarlo), ma, vuoi per coerenza con il nome della nostra testata, vuoi per non prendere “pesce” dal Direttore, ci siamo orientati su quest’altra notizia: il ventesimo compleanno di Facebook.

Nato da un’idea geniale di un giovanissimo Mark Zuckerberg inizialmente come sito riservato agli studenti di Harvard per entrare in contatto e scambiarsi foto dei compagni di college, commentandole, questa piattaforma social è divenuta via via il gigante oggi chiamato Meta, che progetta nuove frontiere mentre capitalizza miliardi in borsa.

Ma non è per farvi la storia di questo social che stiamo scrivendo, anche perché in rete troverete fonti più qualificate su cui documentarvi.

A noi invece interessa parlare di questo anniversario e di come siamo, siete, cambiati da quando è partita questa creatura.
Senza entrare in analisi sociologiche – anche queste rimandate alla rete per i cultori del genere – e smarcandoci dal noto commento che fece Umberto Eco, la cosa che veramente ci interessa è l’esperienza che ognuno ha fatto grazie (o a causa, fate voi) a Facebook: quella diffidenza iniziale di registrarsi accompagnata anche da una sufficiente dose di snobismo (“Ma che sei su Facebook? Io Mai!”); il desiderio di tornare in contatto con chi avevamo perso di vista o il terrore di essere rintracciati; le foto alla famiglia che cresce ed ai piatti sulla tavola; lo sfrenato impulso di salire sullo “sgabello virtuale” per dire la propria su tutto e poi ricevere lo sberleffo per aver detto qualcosa fuori luogo o fosse solo perché scrivevamo “qual è” con l’apostrofo.
Purtroppo sappiamo che non ci si è limitati solo allo sberleffo perché Facebook è stato, suo malgrado, anche teatro (se non strumento) involontario di bullismo, vendette da parte di chi si nasconde dietro un’immagine affascinante di sé.

Il tutto con un solo obiettivo: ricevere il pollicione alzato per soddisfare il nostro desiderio di attenzione.

Se vi va raccontateci nei commenti cosa avete fatto su Facebook in questi 20 anni, come siete diventati: sarà curioso vedere com’è cresciuta la generazione “boomer” (perché, lo sappiamo, quella successiva si confronta altrove).

Iniziamo noi di Noi Cambiamo: Facebook è stato l’ulteriore strumento per raggiungere direttamente i lettori che non ci conoscevano; portare altrove il dibattito sulle questioni che interessano la nostra comunità, denunciando la malagestione della “cosa comune” quando questa ci è venuta a tiro; promuovere le iniziative di questa parte bella di Roma sud.

Voi invece?

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