Deprecabile azione antidemocratica di Gualtieri che a meno di 24 ore dall’evento in Campidoglio del Convegno con dibattito della Rete Tutela Roma sud annulla la disponibilità all’uso della Sala Carroccio.
Imbarazzanti davvero le argomentazione del sindaco del PD (guarda caso sono sempre peggio questi signori dirigenti democratici) che a fronte di una autorizzazione richiesta e concessa addirittura da gennaio 2024, all’ultimo secondo, evidentemente non amando chi ha argomenti solidi contro il suo Inceneritore da 600 000 ton/anno di immondizia da bruciare invece che riciclare, nega l’uso della sala.
Ma come un gigantesco boomerang, la Polizia di Stato vista la situazione e le molte persone lo stesso convenute alle ore 15 nella Piazza del Campidoglio, ha autorizzato una Conferenza stampa sulla Piazza stessa.
E così i rappresentanti della Rete Tutela Roma Sud hanno gestito, insieme ad oratori in rappresentanza di FdI, M5S, Polo Progressista, Legambiente Lazio, Forum Ambientalista, vari Sindacati e Associazioni dei territori dei Castelli Romani e di Roma, in una delle piazze più belle di Roma una lunga e applaudita sequela di interventi tecnici e politici ribadendo la loro totale contrarietà ad un’opera che in visione moderna del trattamento dei rifiuti, con Roma ancora appena al 45% (quando va bene …) di raccolta differenziata, non ha alcun senso.
Per Marino presenti le due associazioni e la testata giornalistica che collaborano sin dall’inizio con Rete Tutela: Legambiente Appia Sud il Riccio con molti rappresentanti e il suo Presidente Mirko Laurenti, l’Associazione Per il Cambiamento con vari rappresentanti e capitanata dall’ex Ass. M5S all’ambiente di Marino Adolfo Tammaro e la nostra testata Noi Cambiamo, rappresentata dal Direttore Marco Carbonelli e vari redattori. Presenti anche l’ex Ass. M5S all’innovazione tecnologica Saverio Audino e l’ex Consigliere Regionale ambientalista Marco Cacciatore che, assieme agli altri della Rete, hanno posato imbavagliati per una foto con tanto di scotch sulla bocca per protestare contro il democraticissimo Gualtieri che in oltre due anni ha evitato, con l’atteggiamento di un ‘ducetto‘ qualsiasi, ogni tipo di confronto con Sindaci, Forze Politiche e Associazioni contrarie a questa realizzazione che appare a molti inutile e che porta solo enormi incassi economici ad una lobby ben precisa, distruggendo di fatto risorse e ambiente nell’area sud della provincia di Roma ai piedi dei Castelli Romani.
Una vergogna, quella di Gualtieri censore da commissario dell’Inceneritore, che ben incarna il disastro prodotto da molta della classe dirigente del PD, danni ben noti anche a Marino per chi segue le vicende locali degli ultimi 20 anni.
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