di Gianna Santini –
Eccomi qua, anche oggi, volando, volando, nell’azzurro cielo, nel mio leggero librare con le ali bagnate di rugiada al chiaror dell’aurora.
Come sempre parto presto per effettuare i giri di ricognizione sulla mia bella Terra. Sorvolo a bassa quota per osservare lo stato delle cose sul mio bel paesello. Marino paese di uva e di vino.
Con sommo dispiacere noto che ancora lo stato delle cose peggiora, lo stato di abbandono è ancora più diffuso. Immondizia sparsa ovunque, montagnole di abiti accumulati intorno a raccoglitori stracolmi, strade piene di buche e rattoppi, giardini e parchi che sembrano la savana, macchine parcheggiate a piacere, transenne collocate in ogni dove, negozi chiusi e abbandonati.
Un senso di desolazione è diffuso nell’aria . Con il cuore dolorante per così tanto abbandono penso … ma dove è finita la rigogliosa cittadella dei Castelli Romani?
Sconsolato, davanti al tale scempio mi siedo e mi appare una scena del film “Non ci resta che piangere“, quando i protagonisti, Benigni e Troisi, fermi ad un passaggio al livello aspettano il passare del treno, un improvviso temporale li riporta indietro nel tempo, notando un cambiamento dei luoghi domandano ad un passante: Ma dove siamo? E il passante risponde: a Frittole! Increduli domandano ancora: ma che anno è? E il passante risponde: Quasi 1500!
E’ mai possibile vedere ridotto un paese in questo stato?
L’incapacità di chi governa ha raggiunto livelli altissimi!
Cari cittadini, vi hanno riportato indietro nel tempo , esattamente nel Medio Evo!
Marino ora la potete chiamare scherzosamente anche Frittole … tanto gli assomiglia.
Potrei dire: li avete voluti, e adesso ve li tenete! … ma visto che sono un angelo vi dico: abbiate pazienza, dopo anche il più brutto e lungo dei temporali, le stelle tornano a brillare più luminose di prima.
Intanto continuo a volare … non vi lascio soli!
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