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Europa chiama Marino: considerazioni sul panorama marinese dopo le elezioni dell’8 e 9 giugno

Il Sindaco Cecchi e l'Assessora Covizzi alla trasmissione Polis

Mentre è in via di ultimazione lo spoglio elettorale, il risultato del voto europeo apre squarci inquietanti sul futuro della UE a seguito dell’affermazione dei partiti di estrema destra in nazioni come la Germania, l’Austria e la Francia.

Guardando invece al voto espresso dall’elettorato italiano – residente e non nel territorio nazionale – il quadro che ne è emerso è una sostanziale stabilità con:

Avvalendoci dei dati pubblicati nel sito del Ministero degli Interni abbiamo elaborato la tabella che segue aggregando i partiti in relazione all’area politica appartenenza e quella di possibile riferimento.

Proseguendo con l’analisi dei dati forniti da Mininterno ci siamo spinti ad esaminare il voto espresso dai cittadini marinesi, confrontandolo con l’elezione del 2019.

Come si evince chiaramente dalla tabella, a differenza del voto nazionale quello della popolazione marinese ha fatto registrare dei veri e propri scossoni nei confronti dei partiti più importanti con:

Volendo fare alcune considerazioni partiamo dal blocco di centrosinistra:

Sul versante del centrodestra – senza soffermarci oltre sul tonfo della Lega abbandonata dal Sindaco Cecchi a seguito del suo ingresso in Forza Italia – la nostra attenzione è stata richiamata dall’exploit di Fratelli d’Italia che, a nostro avviso, apre nuovi scenari sulla maggioranza di Palazzo Colonna.

Già diverso tempo fa scrivemmo dell’iniziativa con cui il Gruppo Consiliare di FdI si faceva sotto “aprendosi alla concertazione”: alla luce del voto di ieri (sia nazionale sia comunale) abbiamo la sensazione che il Consigliere Del Mastro e i suoi – forti anche dell’appoggio dell’Onorevole Nicola Procaccini, astro nascente del loro partito – rinnoveranno questa richiesta con maggior forza, contro la quale il Sindaco Cecchi avrà ben poco da opporre e dovrà decidere tra un rimpasto o un “ritorno al passato”, che qualcuno nella sua maggioranza sta a più riprese evocando.

Staremo a vedere se si verificherà qualcosa e se sarà prima dell’estate o prevarrà la “ragion di stato” (la 100^ Sagra dell’Uva) e tutto sarà rimandato al prossimo autunno.

Siamo però certi che se ciò dovesse accadere si aprirebbe una nuova fase politica in cui il Sindaco Cecchi avrà il suo bel “daffare”: incalzato da FdI forse ci sarà meno tempo per le messe, le comparsate in TV, le feste scolastiche di fine anno, le riunioni di condominio, etc..

Infine, chissà se in questo caso ci sarà spazio per il confronto democratico con i cittadini che porti al ripensamento su alcune decisioni prese contro la volontà popolare.

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