Si è tenuto a Marino, il 7 giugno, l’evento finale dell’ambizioso progetto condotto per un anno dall’associazione Artemista con il contributo Otto per Mille della Chiesa Valdese: “Il Raggio Verde” ideato da Sabina Barzilai.
Nello spazio verde che confina con il Monastero delle Domenicane a Piazza Garibaldi, a Marino centro, in un angolo ricavato a ridosso della antica costruzione religiosa di clausura per le monache, molteplici organizzazioni e i loro aderenti, giovani donne e ragazzi per la maggior parte, hanno presentato i risultati del lungo lavoro durato un anno con riflessioni sulla propria identità e la propria storia, utilizzando il linguaggio della poesia e della prosa. Particolarmente significativo l’intervento di molti stranieri ospiti dei Centri di Accoglienza di Marino o accolti nelle associazioni e cooperative, ragazzi, uomini e donne che hanno lavorato fianco a fianco in un’emozionante esperienza culturale e soprattutto umana.
Molteplici, come dicevamo, le organizzazioni che hanno partecipato al progetto: la Coop. Una Citta’ Non Basta, il Comitato di Quartiere Borgo Garibaldi, Marco Fabi con il locale della tradizione marinese ‘For de Porta‘, il Centro Accoglienza di Via Cesare Colizza, la Coop. Gnosis, la Grande Montagna, Centro via Colizza e tanti cittadini di Marino che si sono anche autonomamente coinvolti in questo progetto che aveva come obiettivo quello dell’integrazione tra diverse culture, favorendo la conoscenza tra popoli diversi e alimentando quel processo di pace tanto auspicato e auspicabile in questo momento storico.
“Abbiamo fatto il giro del mondo” ha precisato la responsabile del progetto, Presidente di Artemista, Sabina Barzilai “partendo da Marino e facendo delle tappe in Afghanistan, Iran, Nigeria, Togo, Camerun e Pakistan, Costa d’Avorio, Repubblica democratica del Congo, Egitto. Alla fine, siamo tornati a Marino seguendo un percorso di integrazione reale e costante durato un anno. Il percorso realizzato nel progetto finanziato con l’otto per mille della Chiesa Valdese è stato l’ideale continuazione interetnica di un precedente progetto, Dalle Radici agli Orizzonti, presentato da Artemista sempre a Marino prima della pandemia. Un percorso che ha affinità con ‘il raggio verde’ che costituisce in natura un fenomeno abbastanza raro, visibile solo in alcune particolari circostanze climatiche e geografiche. Le antiche leggende Scozzesi raccontano che chi ha l’occasione di vederlo porterà in sé gioia, serenità e fortuna nella propria vita. E proprio questo auguriamo alle decine di persone – ospiti straniere rifugiate dei C.A.S. o dei S.A.I.- che durante quest’anno hanno dato il loro apporto così come anche a quella parte della comunità locale marinese che durante l’anno ha dato il suo contributo essenziale al progetto“.
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