di Gianni Botta –
C’è una Marino sfavillante che quando vuole sa mettersi “in pompa”, come diceva il sor Marchese.
Ci riferiamo a quella che ieri ha sfilato nella Sala Consiliare di Palazzo Colonna, con il Sindaco Cecchi in testa e la sua compagine governativa al seguito, per illustrare la 100^ Sagra dell’Uva che si aprirà il 27 settembre e, con un programma ricchissimo di eventi, lungo 11 giorni ci traghetterà a quella del centenario del 2025, come ricordato in apertura dalla brava presentatrice Giorgia Di Vito.
Insieme agli Amministratori erano presenti gli ospiti iniziando dall’emozionatissima Lina Passalacqua – per sua stessa ammissione ultima testimone del movimento futurista – che insieme al Sindaco ha svelato la suggestiva locandina della Sagra, emozionando a sua volta la platea che la omaggiava coi suoi ricordi e spiegando come ha pensato e realizzato quest’opera.
Altri momenti suggestivi ci sono stati regalati dall’attore e comico Max Giusti – che animerà l’ultima serata con uno spettacolo pensato ad hoc per Marino – quando ha ricordato che fin da bambino veniva nella nostra Città con il suo papà – ex dipendente della FATME – in occasione della Sagra dell’Uva o per i pranzi domenicali in famiglia. Toccanti sono state le sue parole: “La Sagra dell’Uva è qualcosa che ancora resiste, esiste e rilancia“.
Il Sindaco e i suoi Assessori hanno preso a turno la parola per descrivere il lavoro svolto e soprattutto le iniziative che hanno inteso far svolgere facendo perno sul Dott. Libera, Direttore Artistico della Sagra, presente alla conferenza stampa.
Cosa dire, un ricco carnet di impegni molto ben pensato che, oltre alle iniziative storiche e enogastronomiche, cerca di andare a toccare sensibilità diverse: l’immutabile tradizione marinese del vino ma anche quella meno nota della “scaracoccia”; il passaggio del testimone ai più piccoli con la “Sagra dei bambini”; l’iniziativa #MARINOPERAMATRICE che scalda i cuori al pensiero di una città divorata dal terremoto in lotta per tornare a vivere; la canzone romana portata avanti da Elena Bonelli ed il prog-rock dell’eterno Banco del Mutuo Soccorso; le rappresentazioni nelle piazzette; la “gita ai Castelli” alla scoperta degli altri borghi; le passeggiate lungo i sentieri iniziando da quello del Riccio; le mille luci dell’Emotional Show di Andrea Lorenzoni che si preannunciano spettacolari.
Ma senza andare oltre troverete tutto nel programma che alleghiamo anche a questo articolo.
https://www.noicambiamo.it/news/wp-content/uploads/2024/09/Programma-100-Sagra.pdf
Insomma, augurando alla nostra Città che questa “sfida importante e progetto serio” sia coronata dal successo (perché ancora brucia la pessima figura dell’anno scorso dovuta al mancato concerto dei The Kolors), va dato atto al Sindaco Cecchi ed alla sua Giunta che hanno mostrato, almeno in fase di programmazione, di cosa sono capaci quando si sono messi all’opera per regalare 11 giorni di festa alla nostra Città.
Ma per gli altri 355 giorni cosa fanno?
Perché non si può nascondere che restano i problemi di una Città abbandonata a sé stessa come dimostrano le immagini scattate stamattina dal cronista sconsolato immedesimandosi nel “turista che arriva”: un parcheggio multipiano allagato dall’acqua che filtra dal Piazzale degli Eroi appena “risistemato”, nel quale la cassa del piano -2 è guasta e l’ascensore ridotto in condizioni pietose consente di salire solo al piano -1 (peraltro al completo e chiuso) perché il pulsante del piano 0 non funziona; un Belvedere Mastroianni spettrale dopo i fasti di Calici di Stelle che aspetta di essere rimesso a nuovo per la serata danzante.
Saranno forse i turisti a gioire di questa rinascita, ma noi cittadini non vogliamo tornare a guardarci intorno scattando foto e facendo riprese di strade dissestate, sporcizia abbandonata ai lati della strada e sui marciapiedi, parchi vandalizzati, in attesa di una nuova festa.
Ragion per cui, caro Sindaco, mostri alla Città che la vostra capacità dura tutto l’anno e che i soldi delle nostre tasse non vanno a finire solo in feste ma anche in servizi per i cittadini, affinché Marino non venga ricordata solo dai visitatori che salgono nei giorni della Sagra, bensì risplenda tutto l’anno per chi ci vive.
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