di Gianna Santini –
Il 2 novembre si celebra la commemorazione dei defunti.
Molte persone in questa data si recheranno al cimitero per far visita a parenti e amici , o solo per immergersi in un turbinio di ricordi lontani, nella pace e nella speranza che tutte quelle anime veglino su di loro ora che risiedono nell’aldilà.
Il cimitero da sempre rappresenta un luogo sacro e silenzioso, con i suoi lunghi viali costeggiati da cipressi maestosi che sembrano ricordarci la sacralità del luogo.
Ma perché nei cimiteri vengono piantati i Cipressi?
Una caratteristica di questi alberi, che li ha destinati ad essere piantati nei cimiteri, sta nel fatto che le radici crescono in profondità e non in larghezza. Questo evita che con il tempo re radici causino danni alle tombe. Un’altra caratteristica che li rende idonei ai luoghi di riposo eterno è la longevità e la resistenza agli agenti atmosferici. Dovete sapere infatti che fin dall’antichità per via di questa loro caratteristica, il legno dei cipressi era utilizzato per costruire tombe e sarcofagi.
Oltre alle loro caratteristiche questi alberi portano con sé anche un profondo significato simbolico. La loro forma slanciata ed elegante richiama l’idea dell’anima che sale verso il cielo.
Nella mitologia greca, il cipresso era sacro ad Ade, il dio dell’oltretomba e simboleggiava non solo il lutto, ma anche un accesso all’eternità. Nel cristianesimo si tramanda che il legno di cipresso sia stato usato nella costruzione della croce di Gesù, sottolineando così la sua associazione con la vita eterna.
Il cipresso è anche legato al mito di Ciparisso, che accidentalmente uccise il suo adorato cervo. Così Apollo, trovando il giovane inconsolabilmente in lacrime, lo mutò in cipresso, un albero le cui gocce di resina ricordano le lacrime versate da Ciparisso.
Un altra leggenda narra che un Re aveva una figlia morta molto giovane, si chiamava Ciparissa, la tumuló in un viale del castello dove erano sepolti anche gli avi e per distinguerla dagli altri mise a dimora vicino alla sepoltura una piantina piccola sconosciuta, questa crebbe rigogliosa è affusolata, vedendo quanto era bella le diedero un nome, “Cipresso ” in ricordo del nome della figlia. Da quel momento, per questa ragione, tutti i luoghi di sepoltura sono adornati con i cipressi.
Un’ultima curiosità da sottolineare è che i cimiteri, così come li conosciamo oggi, sono stati istituiti per la prima volta in Francia all’inizio dell”800 con un editto emanato da Napoleone. La tradizione individua, infatti, nel “Décret impérial sur les sépultures” – meglio conosciuto come “Editto di Saint Cloud” – del 1804 il primo provvedimento atto a regolamentare la pratica delle sepolture, sancendo la nascita dei moderni cimiteri.
Articolo bello e interessante.Grazie