di Gianni Botta –
A distanza di più di un anno dalla sua istituzione, la prossima settimana si svolgeranno le elezioni del Consiglio Comunale dei Ragazzi.
Questo organo di rappresentanza mosse i suoi primi passi oltre 20 anni fa come Comitato Quartiere Giovani e poi Consiglio Comunale dei Ragazzi con un progetto del Comitato di Quartiere S. Maria delle Mole e Marino Aperta Onlus, in cooperazione con alcuni docenti del territorio per costituire le rappresentanze presso i vari plessi scolastici di Marino.
Il consiglio comunale dei ragazzi e dei giovani venne anche inserito nello statuto nel 2021 alla fine della consiliatura Colizza per essere definitivamente istituzionalizzato dal Consiglio Comunale attuale con Delibera n.45 del 31/07/2023, sia pure con composizione e modalità ridotte rispetto a quelle precedenti che ben avevano funzionato, e con i seguenti obiettivi:
- rendere più partecipi e consapevoli i più giovani alla vita della collettività sociale, in vista della loro assunzione di responsabilità più consapevole in età adulta (…);
- porre particolare attenzione alle problematiche dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani proponendo forme di aggregazione, luoghi dedicati, persone di riferimento che possano ascoltare ed accogliere i giovani, consentendo loro di esprimersi e di manifestare le diverse personalità;
- valorizzare il ruolo dei ragazzi, riconoscendo la creatività, la cultura, il desiderio di manifestare le proprie necessità ed aspettative.
Anche l’homepage del sito del Comune, nonostante il tempo trascorso, riporta in bella mostra il link “Consiglio Comunale dei Ragazzi”, a cui collegarsi per avere informazioni su istituzione, regolamento e modulistica.
In vista di queste prime elezioni ci auguriamo che i nostri giovanissimi concittadini partecipino convinti, dando così una lezione a quegli adulti stanchi e delusi che ritengono l’esercizio del voto un’inutile perdita di tempo.
Ci auguriamo che il “Consiglio Comunale dei Ragazzi” stimoli nei giovani la consapevolezza di essere titolari di diritti, reclamare l’ascolto su ciò che vogliono per il loro presente e di coloro che verranno dopo.
Perché fortunatamente i ragazzi hanno più risorse di quelle che pensiamo e sono sicuramente migliori di come la cronaca riesca a raccontarli.
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