Il blocco del cemento al Divino Amore era uno degli impegni assunti dal M5S all’atto del suo insediamento al governo di Marino nel 2016. In effetti, ad oggi, gli sforzi per fermare la cementificazione del Divino Amore hanno dato ragione al M5S. Ma il cemento non mette in pericolo solo quell’area e molti cittadini chiedono spiegazioni a riguardo di molte costruzioni, ancora oggi, in avvio sul territorio. A partire da questi spunti abbiamo intervistato l’Assessore all’Urbanistica Andrea Trinca, ingegnere e professore all’Università di Panama, tornato in Italia, a Marino appunto, a fine 2016 per portare a termine lo stop del cemento e pianificare una nuova urbanistica per Marino.
Assessore Trinca come avete affrontato in questi tre anni e mezzo il tema dell’urbanistica e che situazione avete trovato al vostro arrivo al governo di Marino?
Impegno dedizione e competenza sono i tre ingredienti che ci hanno permesso di contrastare in modo fermo ed efficace un piano regolatore vigente dissennato espressione solo di una enorme incontinenza edilizia. Siamo partiti con un difficile e delicato lavoro di analisi e censimento delle carenze degli standard presenti sul territorio, abbiamo realizzato la carta unica del territorio sovrapponendo i plurimi strumenti urbanistici di stampo speculativo approvati ed attuati dalle passate amministrazioni. In base a queste analisi abbiamo ristabilito la congruità degli standard a norma di legge ed abbiamo attuato una politica di vero controllo e riscossione degli oneri concessori.
In particolare, sintetizzando, cosa avete fatto di specifico per fermare il cemento nell’area del Divino Amore tra Frattocchie e Santa Maria delle Mole?
Oltre a sospendere con delibera di consiglio i Programmi Urbanistici approvati tra il 2011 ed il 2013, ci siamo fatti promotori presso la Regione Lazio al fine di ottenere l’ampliamento del Parco dell’Appia, inoltre ci siamo adoperati presso il Ministero dei Beni Culturali al fine di ottenere il vincolo dell’Agro Romano su una gran parte del nostro territorio. Entrambi i vincoli si sono realizzati. Allo stesso tempo abbiamo avviato la formazione del nuovo Piano Urbanistico che sostituirà il vecchio PRG secondo linee strategiche di indirizzo basate sugli standard più elevati ed avanzati in campo urbanistico.
Eppure in molti cittadini si lamentano di nuove costruzioni che continuano a spuntare in varie parti del territorio. Che può dire al riguardo?
Per prima cosa è necessario comprendere la magnitudo delle costruzioni che erano previste sul territorio e che hanno determinato una scala di priorità d’azione. Come è facile verificare dalla figura nella quale i punti rossi rappresentano l’entità delle cubature a cui abbiamo rivolto i nostri sforzi ad evitare gli scempi più impattanti.
L’attività edilizia è proseguita fino ad oggi in forza del vecchio piano regolatore, ancora vigente, e moltissime concessioni sono precedenti al nostro arrivo e possono essere finalizzate anche fino a 4 anni dopo l’atto concessorio più ulteriori proroghe. Su quanto già autorizzato potevamo davvero poco ma le nostre azioni hanno contribuito a limitare e mitigare le volumetrie legalmente consentite in attesa dell’approvazione del nuovo Piano Urbanistico che abbiamo avviato e i cui tempi tecnici non sono immediati. Sfido i cittadini di Marino semplicemente andando a verificare nei siti internet di altri comuni a trovare una realtà amministrativa nella quale vi siano state tanti e tali atti urbanistici così importanti come quelli approvati ed in corso di approvazione nella nostra amministrazione. Siamo perfettamente consapevoli delle orrende realtà edilizie che purtroppo si sono realizzate anche in questi ultimi anni per attività consentite dal vecchio Piano Regolatore che non è stato possibile cancellare con un colpo di spugna e laddove non hanno presentato gradi di illegittimità non potevano essere fermate.
Quindi oltre al Divino Amore siete intervenuti anche in altre parti per fermare il cemento?
Certamente, in molti altri casi, abbiamo verificato i profili di illegittimità e dove esistenti siamo intervenuti per fermare le opere. I piani regolatori sono strumenti complessi che non è possibile modificare in poco tempo ma le azioni intraprese hanno consentito di diminuire l’impatto che altrimenti sarebbe stato notevolmente maggiore. Si è dovuto tenere testa ad un Piano Regolatore vigente di stampo speculativo riparando anche a notevoli danni dovuti a opere pubbliche incompiute e contemporaneamente abbiamo affrontato i tempi tecnici della redazione del nuovo piano regolatore che porteremo in approvazione e che costituirà uno strumento innovativo rispettando i principi del consumo di suolo zero e della sostenibilità.
Quando pensate di approvare il nuovo Piano Urbanistico?
Stiamo lavorando con grande impegno per finalizzare nel 2021 l’approvazione del nuovo Piano Urbanistico in sede di Consiglio Comunale. Evidentemente tale strumento darà i suoi frutti negli anni avvenire perché così è per ogni strumento urbanistico che vede nel lungo termine la sua realizzazione, è importante che ogni cittadino sia cosciente del grande lavoro fatto finora e che aspetta solo di vedere i frutti per il rilancio del nostro territorio.
Altri articoli che potrebbero interessarti:
- Trinca va avanti a ritmo serrato per sanare le piaghe urbanistiche di Marino: in arrivo quattro delibere in Consiglio Comunale
- Ass. all’urbanistica Trinca: ‘finalmente al via il nuovo piano urbanistico di Marino a consumo zero di territorio’!
- Il cemento al Divino Amore sul piano urbanistico è ‘clinicamente morto’: così l’Ass. Trinca all’assemblea di ADA
- “Ma il TAR del Lazio, dopo otto anni, li vuole discutere i ricorsi dei cittadini di Marino sul cemento al Divino Amore?”: il duro comunicato di ADA
- Argine via Divino Amore: fondamentale la partecipazione al prossimo Consiglio Comunale del 15 giugno. ‘Delibere importanti verso lo stop al cemento’
Leave a Reply