La riflessione del Cons. Alessandro Blasetti sui consiglieri comunali e la richiesta di dimissioni di alcuni assenti arriva sui social come al solito in modo tagliente. Una riflessione che evidenzia la compattezza della maggioranza a fronte della baraonda che, in larga parte, caratterizza le opposizioni a Marino.
“Le opposizioni in consiglio comunale a Marino hanno memoria cortissima. Si definiscono esperti di politica, parlano di “Rispetto del mandato elettorale e degli elettori”, presentando un atto che chiede la decadenza per assenze -a loro dire ingiustificate- di alcuni consiglieri. In piena emergenza COVOD19 è il problema più grande che hanno. Fanno finta di aver dimenticato che loro stessi dopo essere stati eletti in consiglio comunale si sono divisi in gruppi e sottogruppi, dilaniati da faide interne e lotte intestine. Oppure eletti con un partito e durante il mandato passare ad altro simbolo“.
Il consigliere Blasetti, parlando di coerenza ed onestà politica, dimentica forse di sottolineare tutte le aspettative fallite nei confronti di questo territorio. È proprio di questi giorni l’avvenuto disdegno, dal sindaco, assessori e consiglieri, alla pacifica manifestazione avvenuta sulle scale del comune. Categorie di commercianti e relativi presidenti volutamente ignorati perché appartenenti a fazioni politiche diverse. Forse è diventata questa la politica anche a Marino? Una politica di esclusiva appartenenza che a mio avviso strizza l’occhio a tempi di fascismo odierno. La politica dovrebbe rimanere al servizio dei cittadini in eguaglianza e medesima solidarietà senza preconcetti di appartenenza. Forse proprio in questo periodo di pandemia sarebbe stato opportuno che tutti i consiglieri avessero partecipato alle problematiche del paese, se veramente interessati ad’esso, visto che non c’è stato altro che si poteva fare. Una amministrazione che ha provveduto all’invio della TARI e che sicuramente non ha compreso affatto il degrado e l’impoverimento dei propri cittadini. Siamo alle soglie di una probabile rivoluzione sociale e questa amministrazione non ha soluzioni che nascondersi, negarsi o rifiutare. In quel video si sente l’accorato appello di questi commercianti rivolto al sindaco, agli assessori, ma nessuno che abbia mostrato umanità e coraggio. Io personalmente mi ritengo un Italiano di una ideologia che non appartiene a questo tipo di politica e di politici.
Guardare il dito anziché la luna è sempre un indizio di non perfetta buona fede. Apprezzo moltissimo il lavoro del Consigliere Blasetti (purtroppo in esigua compagnia), ma non posso evitare di fare qualche osservazione.
Ho assistito al Consiglio Comunale in streaming. Non parlo delle opposizioni che hanno presentato questa mozione, e che per coerenza avrebbero già dovuto presentare le dimissioni in massa, ma mi soffermo sugli interventi della maggioranza, che, a mio avviso, ha sottovalutato l’argomento, adducendo motivazioni poco convincenti. Penso che i Consiglieri che, per motivi personali od altro, non hanno più la possibilità di dare il loro contributo, abbiano il dovere di rassegnare le dimissioni, lasciando spazio ad altri. I Regolamenti esistono per essere rispettati e non per essere interpretati. Il Presidente del Consiglio ha ammesso candidamente che il Regolamento non è mai stato applicato altrimenti il 90 % dei Consiglieri sarebbe decaduto, salvo essere smentito dal Sindaco che ha sostenuto il contrario. Non ho mai sentito, all’inizio dei Consigli comunali, l’indicazione dei Consiglieri assenti e la loro giustificazione, come espressamente previsto dal Regolamento.
Forse l’ammissione di un proprio errore pagherebbe di più che l’omologazione al modus operandi della cattiva politica. La lotta ai privilegi e alla Casta si fa partendo anche dalle piccole cose, l’osservanza delle Regole dovrebbe valere per tutti.