Pubblichiamo oggi la terza e ultima parte dell’intervista a Marco Cacciatore, dopo la prima parte dedicata alle ragioni della sua uscita dal M5S e la seconda parte concentrata sul suo futuro lavoro da ‘indipendente’ in Regione Lazio.
Oggi parliamo di Marino, del futuro di Marino e del M5S che ha governato in questa tornata dal 2016, con Colizza, la sua giunta e la maggioranza sempre coesa finora in consiglio comunale.
Forse, questa ultima domanda, è la più difficile a cui rispondere, vista la crisi di voti a livello nazionale e regionale registrata negli ultimi anni, ma anche molte critiche che vengono mosse ai ‘grillini’ marinesi e al loro sindaco.
Come vede Marco Cacciatore il futuro del M5S a Marino per le prossime elezioni del 2021?
“Nutro un rispetto enorme per l’impegno profuso dal M5S a Marino. La squadra di governo e la Maggioranza hanno sempre appoggiato il Sindaco nel tentativo di conseguire gli obiettivi da programma. I più importanti, ai quali mi sento nel mio piccolo di aver partecipato, sono stati conseguiti. Certo non sono mancate le problematiche, ma ora va trovata una vocazione e una collocazione per portare avanti questa esperienza. Non è più il 2016, le altre forze politiche non sono più in fase di decadenza, che anzi riguarderà molto più il M5S a livello di simbolo. Forse è mancata un po’ di perseveranza e la spregiudicatezza della forza politica innovatrice, ma parlano i risultati ottenuti e lo valuteranno gli elettori: certo è che alla prima esperienza di amministrazione sono più che comprensibili le criticità. Ma i risultati non si può negare siano stati raggiunti, grazie al lavoro e l’abnegazione di molti, dentro e fuori l’istituzione. Credo che l’unica strategia possibile, per evitare la “sindrome di Stoccolma” dei Marinesi, sarà quella di raccogliere le migliori esperienze e forze della società civile, che in questi anni hanno aperto la strada alla felice parentesi di cambiamento vissuta a Marino. Anche le molte bellissime persone del M5S a Marino potrebbero dare un enorme valore aggiunto a questa aggregazione di salvaguardia, ma per farlo dovranno prendere le distanze dalle derive leaderiste e visibiliste che hanno fatto degenerare il M5S negli altri livelli istituzionali“.
Un messaggio indubbiamente chiaro, quello di Cacciatore, che tiene conto dei risultati ottenuti (blocco del cemento al Divino Amore, raccolta differenziata al 70%, Piano di emergenza comunale all’avanguardia, lavori pubblici in molte parti del territorio, attenzione alle scuole e al sociale) ma che mette anche in guardia dai ‘leaderismi‘ che anche localmente potrebbero prevalere sullo scenario di aggregazione di forze sane, ambientaliste e civiche che, certamente, a Marino hanno grosso seguito. Vedremo a fine estate cosa accadrà realmente in termini di obiettivi programmatici e nomi da spendere sul territorio per la maggioranza attuale che ha governato Marino.
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