LUI, il sindaco di Marinopoli, capoluogo della Gru-enlandia

Marinopoli

Cattiva politica e caduta delle illusioni

MarinopoliIo sono un cittadino qualunque, mi accontento di poco né inseguo modelli di vita irraggiungibili. Ad esempio, quando mi trasferii qui a Marinopoli, desideravo un luogo tranquillo pur se distante dalla metropoli dove inevitabilmente gravitava gran parte della mia vita. Devo dire che i primi anni non ebbi a pentirmi della scelta. Trovai più o meno quanto avevo previsto in termini di pregi e difetti.

 

Ma poi la politica locale cominciò il suo sinistro lavorio e trovò purtroppo anche la sua “stella polare”: LUI, l’uomo capace di portare a compimento, con diabolica efficienza, piani covati da decenni.

Certo, l’aeroporto, con il suo carico di veleni, era ampiamente preesistente al suo arrivo; però un buon amministratore, avendo constatato l’escalation dei voli nell’ultimo decennio, si sarebbe buttato a capofitto nella questione cercando di ridurre l’impatto sui suoi poveri concittadini. Ma LUI organizza bene col suo prossimo possibile successore “er Bellicapelli” la muina del far veder che ‘facciamo qualcosa ma in realtà badiamo bene a far niente di serio’, e quando arriva a lui la lettera dal Tribunale penale per l’opposizione all’archiviazione di 550 esposti fatti a ragione dai cittadini contro il traffico aereo fuorilegge, fa finta di non riceverla e non avverte nessuno facendo scadere i termini.

Ad ogni modo, stavo dicendo, a quei tempi mi consolavo ancora godendomi il profumo e ammirando la vista delle vigne ; erano ancora numerose e arrivavano anche sotto la mia casa. Ora i nuovi abitanti possono divertirsi a contare le gru, giorno per giorno, verificando il saldo attivo tra le nuove e quelle in dismissione.

L’ossigeno, sempre più scarso, si contende il terreno con l’anidride carbonica ed il radon nelle nuove abitazioni, tutte rigorosamente costruite senza nenache porsi il problema in materia, come se questo fenomeno da noi in pianura a Marinopoli fosse sconosciuto alla nostra attenta Amministrazione.

Allora, ancora credevo che un luogo di piccole dimensioni avrebbe consentito una migliore gestione dei servizi pubblici, come la nettezza urbana. D’altra parte lo smaltimento dei rifiuti è uno dei grandi temi del nostro tempo, su cui si gioca la capacità di un’amministrazione. Ebbene Lui è stato così abile da spendere una montagna di denaro per una differenziata così inefficiente da portare senza scampo, molto prossimamente, il nostro Comune ai vertici delle tariffe previste in materia.

Mi illudevo pure che la vicinanza fisica con le istituzioni avrebbe permesso una dimensione più sincera della vita politica. Invece ho dovuto assistere allo scempio di una campagna elettorale fatta da LUI a base d’inaugurazioni di tutti i tipi (anche di Madonnine) nei periodi non consentiti dal Ministero dell’Interno, da migliaia di manifesti abusivi, ed asfaltature di massa, eseguite in extremis, in barba a qualsiasi criterio di saggia economia, come neanche nella peggior Repubblica delle Banane.

Speravo anche che un giorno, come nei paesi civili, il nostro trenino potesse diventare una metropolitana di superficie, alleggerendo le strade strapiene di traffico, ma LUI , che evidentemente si diverte a guardarci la mattina smoccolare nelle nostre scatolette di metallo, ha avuto l’ardire di sostenere che partecipare con gli altri Comuni interessati al raddoppio dei binari e con i Cittadini che hanno fatto uno studio serio sull’argomento è un esempio di “demagogia”.

Io invece penso a quale sarà il nostro futuro qualora vada in porto la sciagurata operazione urbanistica del Divino Amore che LUI con grande opportunismo ha voluto. Evidentemente LUI la metropoli ha deciso di portarcela in casa, direttamente. Forse sarà Roma, la mia vecchia città, l’unica a potersi giovare di questa politica. Ma credo non sia un segreto per nessuno che è lì che LUI sta immaginado di trasferire il domicilio, prima o poi, magari dalle parti di Piazza Montecitorio. E in questo caso una Marinopoli attaccata a Roma sarebbe davvero comoda, per LUI.

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