A proposito dell’articolo su “Regolamento Consiglio comunale, tutto tace” pubblicato da Marino24ore.it

Riceviamo dall’Ass. Gruppo Presenza Mons. Grassi e pubblichiamo

In un paese, nel quale l’atto democratico coincide esclusivamente con il voto, perché il segretario dell’I.d.V. locale si lamenta che il Signor Presidente del Consiglio in soli nove mesi non sia riuscito a proporre alla maggioranza ed alle commissioni consiliari la bozza di quello che sarà il nuovo regolamento del Consiglio. A dire il vero anche lo Statuto comunale, dopo una ventina di anni dalla sua approvazione, esige una revisione sostanziale per rientrare nel binario della legge nazionale.

In fin dei conti a chi conviene rimarcare la non democraticità comportamentale dei vari governi o delle Amministrazioni ? Le maggioranze tacciono in quanto tali, le minoranze possono anche provare a dire, ma con una alzata di mano, tutto passa..e poi non si sa mai dovesse servire qualcosa….? Se chiedi ad un amico, o al tuo riferimento di partito, se sia a conoscenza del fatto che il Governo è “bacchettato” dall’Unione Europea per la lunghezza dei processi, o per il numero dei carcerati che supera di gran lunga quello ammesso dalla stessa normativa italiana; o ancora sui fatti ambientali, tipo i rifiuti nel Lazio, quale pensi che possa essere la risposta o il commento? Forse un’alzata di spalle, una smorfia od un sorriso compiacente?

La nostra associazione a partire dalla precedente consigliatura fornì una bozza di regolamento per la gestione dei rifiuti urbani, dato che ne esiste uno risalente agli anni cinquanta, con l’idea che potesse rappresentare una ipotesi di lavoro, da emendare o da cambiare, ma che desse lo spunto al Consiglio comunale di dotarsi di una serie di norme finalizzate a definire il ruolo del residente, quello del gestore ed ancora dell’Amministrazione, per raggiungere una raccolta dei rifiuti consona alla normativa. Silenzio tombale. Come incoraggiamento ad affrontare il problema demmo la disponibilità a tutti i gruppi consiliari per incontri di approfondimento, che nessuno ha accolto o perché non conoscevano il problema o perché lo conoscevano troppo bene.

Appena eletto l’attuale Presidente del Consiglio ci facemmo diligenti nell’inviare anche una bozza dei regolamenti che avrebbero attivato quegli istituti, previsti dallo Statuto comunale, per consentire ad associazioni e residenti di partecipare alla vita amministrativa con petizioni, proposte di deliberazione e referendum propositivi. Tutto fermo in attesa, forse, che in prossimità delle prossime elezioni amministrative si possa scodellare il tutto; tanto che importa la parola democrazia deriva dal greco ed oggi il Greco ha altro di cui interessarsi.

I Regolamenti attuativi degli istituti di partecipazione sono necessari perché definiscono la procedura per poter intervenire o avere risposte concrete; in pratica se fai una raccolta di firme per rafforzare una richiesta, neanche la puoi presentare perché fatta ma non secondo Regolamento. Senza di loro, dunque, l’assessore di turno o il Sindaco o il Presidente manifestano a parole ed a volte anche nei fatti, se la realizzazione gioca a proprio favore, la loro magnanimità nell’accogliere la segnalazione. A tale proposito ricordiamo l’impegno assunto in pubblico il 16 settembre 2011dall’assessore all’ambiente per effettuare con noi un incontro tecnico in Comune e verificare la possibilità di passare da raccolta stradale a domiciliare dei rifiuti urbani; stiamo a giugno 2012, tutto tace.

Ma non è negativo come sembra, come sussurrava un nostro scrittore (Flaiano) “coraggio che il meglio è passato. Noi aggiungiamo: che forse sia ora di svegliarsi, magari in occasione degli aumenti previsti nel bilancio comunale?

il portavoce dell’Associazione:
Corrado Colizza

 

 

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